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Abbiamo avuto la possibilità di visitare il Musée des Augustins, chiuso per restauri da sei anni. Le novità: un nuovo ingresso, un nuovo percorso e l’arrivo dell’arte contemporanea

Luana De Micco

Con la scomparsa di Arnulf Rainer, l’arte europea perde uno dei suoi protagonisti più rigorosi e inquieti: un artista per il quale dipingere non è mai stato un atto decorativo, ma una necessità radicale.

Riccardo Deni

Consacrata nel 1617, venne ristrutturata nel 1866, a spese degli stessi abitanti, grazie alla donazione spontanea di vari monili consegnati al parroco e successivamente fusi

Gaspare Melchiorri

Ospita una collezione di oltre 1.000 opere di più di 200 artisti e dispone di undici spazi espositivi per un totale di 7mila metri quadrati, un cortile centrale di 1.400 metri quadrati, un giardino di sculture all’aperto e ai piani alti uno spazio per eventi speciali

Vittorio Bertello

Su sollecitazione del Lions Club Napoli Lamont Young i napoletani hanno finanziato il restauro delle due sculture all’ingresso dell’Accademia di Belle Arti

Olga Scotto di Vettimo

Fino al 22 dicembre oltre duecento opere tra pittura antica e moderna, arte del secondo Novecento, multipli, fotografia e lavori provenienti direttamente dagli artisti. Un catalogo ampio e trasversale, con stime accessibili e grandi nomi 

Joanna Montir

Dopo 1.500 ore di restauro, è stata ricomposta la riproduzione della scena del Teatro Olimpico di Palladio realizzata nel 1948 in scala quasi reale

Camilla Bertoni

La Galleria comunale d’arte moderna della capitale riprende slancio esponendo i suoi gioielli, dai capolavori delle avanguardie alle nuove acquisizioni

Letizia Riccio

Un progetto a cura di Luigia Lonardelli con l’Archivio Storico-Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, per mesi ha messo in dialogo Oriente e Occidente, con un itinerario che, partito in Cina, è ora in India. Nel 2026, destinazione Mongolia (e, per l’Asac, una nuova sede all’Arsenale)  

Veronica Rodenigo

La mostra «Konstellationen» ripercorre l’opera di Diane Arbus attraverso oltre 450 fotografie, mettendo al centro il suo sguardo radicale sul margine e sull’alterità. Un percorso immersivo e non cronologico che riflette la sua ricerca visiva ed etica, tra ritrattistica, responsabilità dello sguardo e critica alla costruzione culturale della normalità. L’esposizione invita lo spettatore a confrontarsi con le ambiguità morali della fotografia e con il potere dell’immagine come atto di relazione

Nicoletta Biglietti

La mostra dell’artista giapponese al Mao di Torino «è un’esperienza non solo visiva ma fisica e mentale: si è costretti a ridefinire continuamente la propria posizione nello spazio, a cercare uno sguardo, un varco, un punto di equilibrio»

Bartolomeo Pietromarchi

Risultati significativi per Chiesa, Ponti, Scarpa e Gallé, in un’asta che conferma la forza del design storico

Monica Trigona
PREMIUM

Abbiamo rivolto alcune domande al cofondatore di una delle gallerie antiquarie più importanti d’Italia, attiva tra Milano e Firenze con uno sguardo anche al contemporaneo

Davide Landoni

La maison ha ampliato la propria visione di cosa possa essere una casa d’aste del XXI secolo: intrecciando arte, design e oggetti di lusso e intercettando una nuova generazione di collezionisti orientati al digitale

Redazione

La fiera storica arriva nell’isola diventata meta d’elezione per l’arte internazionale

Monica Trigona

Al Carreau du Temple, 71 gallerie e oltre 300 artisti raccontano lo stato attuale del medium cartaceo tra tradizione, ricerca digitale e nuove pratiche

Camilla Sordi

Le innumerevoli iniziative e relazioni della nuova Siria sembrano avere buone prospettive anche se la ricostruzione sarà lunga. L’invito del ministro della Cultura, Mazen Al Salhani

Graziella Melania Geraci

Tra gli altri affioramenti, quello di un antico tratto di alveo di un torrente (paleoalveo) e, grazie alla tecnica dei calchi, le impronte di alberi che ornavano il giardino, inseriti in un preciso schema ornamentale

Vittorio Bertello

Parte domani, 20 dicembre, il progetto diffuso sul culto di Demetra e Kore e il ciclo delle stagioni che intende valorizzare il territorio lucano con le sue eccellenze, non solo alimentari

Fiorella Fiore

È stato riallestito il percorso archeologico del Museo la cui storia si intreccia con quella della città

Bianca Celeste
PREMIUM

Atteso da oltre vent’anni, oggi 18 dicembre apre i battenti il Museo Nazionale di Archeologia subacquea dell’Alto Adriatico con l’imbarcazione di età romana e il carico di anfore rinvenuti nel 1987 nelle acque antistanti la località balneare  

Melania Lunazzi

NOTIZIE POLITICHE E PROFESSIONALI

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Con la scomparsa di Arnulf Rainer, l’arte europea perde uno dei suoi protagonisti più rigorosi e inquieti: un artista per il quale dipingere non è mai stato un atto decorativo, ma una necessità radicale.

Riccardo Deni

Lascia la moglie Adriana e cinque figli. Con la sua scomparsa, il mercato perde una figura che ha saputo coniugare rigore finanziario e autentica passione culturale, incarnando un modello di mercante oggi sempre più raro: collezionista prima di tutto, intermediario per vocazione, custode di un’idea alta e responsabile dell’arte.

Sophie Seydoux
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È apprezzata anche all’estero, soprattutto Oltremanica, la produzione di questi pittori che tramandarono il mestiere di padre in figlio rinnovando il vedutismo settecentesco secondo le moderne concezioni del paesaggismo europeo

Elisabetta Matteucci

Le audizioni hanno portato alla luce una serie di audit, alcuni risalenti al 2017 e 2018, che segnalavano vulnerabilità precise nei sistemi di sicurezza del museo, mai affrontate in modo risolutivo

Redazione

Con la firma dell’accordo prende forma il percorso quadriennale che accompagnerà dieci organizzazioni del territorio, tra cultura, sociale ed educazione, rafforzandone capacità e visione nel tempo

Rosalba Cignetti

OPINIONI & RUBRICHE

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I nostri musei pubblici, e in particolare quelli statali, sono così decaduti da non riuscire a produrre più mostre degne di nota? Le mostre memorabili sono davvero ormai quasi esclusivamente appannaggio dei soggetti privati? No: i nostri musei pubblici sanno ancora fare mostre di qualità. L'opinione del Direttore di Finestre sull'Arte, Federico Giannini, in risposta al «Il re è seminudo» di Alberto Salvadori

Federico Giannini
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Pascali oggi avrebbe 90 anni. E mentre Roberto Cuoghi riceve il premio intitolato all’artista pugliese, il suo amico e gallerista racconta quella breve, indimenticabile stagione

Alessandra Mammì

Avviato il percorso verso Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, progetto che rafforza il ruolo della cultura come leva di sviluppo e cooperazione tra Europa e Mediterraneo, ampliando l’esperienza del 2019. Intervista con l’architetta Rita Orlando

Fiorella Fiore

Il re seminudo • Serve una politica che salvi il settore pubblico: solo una vera presa di coscienza e posizione può invertire questa disastrosa rotta seguita con il pilota automatico

Alberto Salvadori

Paolo Penko, che ama definirsi «orafo storico», da quando aveva 20 anni compie ricerche sul gioiello antico, sfociate poi nell’ambizioso progetto di ricostruzione dell’oreria granducale e in incarichi di respiro internazionale come la creazione dei gioielli del recente film «Conclave»

Elena Franzoia
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"Le reti dell’arte" è un podcast che esplora il connubio tra arte e impresa, raccontando storie in cui creatività e innovazione si intrecciano nel mondo aziendale. Condotto da Nicolas Ballario insieme a Bruno e Ilenia Paneghini, in media partnership con Il Giornale dell'Arte, il podcast nasce all'interno del Campus Reti di Busto Arsizio, sede di Reti S.p.A. Il campus ospita parte della Collezione Paneghini, una raccolta di oltre 300 opere d’arte contemporanea esposte negli ambienti di lavoro, a testimonianza di un modello in cui l’arte stimola benessere, dialogo e innovazione all’interno dell’impresa. In ogni episodio, quattro ospiti provenienti da diversi settori condividono esperienze e riflessioni sul rapporto tra arte e impresa, offrendo spunti su come la cultura possa influenzare positivamente il mondo del lavoro. "Le reti dell’arte" è più di un podcast: è un viaggio attraverso storie che mostrano come l'arte possa essere un motore di innovazione e coesione all'interno delle organizzazioni. Un invito a scoprire nuove prospettive e a costruire connessioni tra mondi apparentemente distanti.

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