ANTICIPAZIONI

Le mostre descritte da Il Giornale dell'Arte

Nel Museo Revoltella sono esposti i 116 dipinti che la coppia di collezionisti ha acquistato in blocco dalla casa d’aste Stadion: un’antologia dell’arte triestina a cavallo tra ’800 e ’900 che, dopo lavori di riqualificazione del museo per 1,2 milioni di euro, sarà allestita a rotazione

Il percorso allestito da Building comprende dipinti e sculture che riflettono i rapporti intimi di due artisti con il mondo circostante

Al Centre Pompidou le sperimentazioni seriali della fotografa americana dai primi anni ’60 fino al 1986

Illustrate al Masi Lugano le mete del fotografo rivoluzionario: più che la destinazione fisica di un percorso, erano luoghi concettuali, animati dal lavorio dell’intelletto

In dodici Comuni del basso Monferrato la prima edizione di un festival annuale organizzato dalla Quasi Fondazione Carlo Gloria APS con ventitré artisti, sedici sedi espositive, tre residenze e un progetto in permanenza

Dal 7 al 29 settembre la città svizzera ospita la sua Biennale che quest’anno sarà «(dis)connected»

Nella Minsk Kunsthaus di Potsdam la più ampia mostra dell’artista afroamericano scomparso a 32 anni. Prossime tappe: Londra e Los Angeles

Un centinaio di artisti (4 italiani), di cui il 46% donne, 12 città coinvolte e 16 sedi espositive per l’edizione più ampia e articolata della biennale nomade

LE MOSTRE DEL GIORNALE DELL’ARTE

Una raccolta delle ultime mostre recensite dal Giornale per questa sezione
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La prima personale in Europa del duo newyorkese presenta ad Amburgo opere fotografiche e cinematografiche che affrontano le pratiche di simulazione e le narrazioni della disinformazione in rete

Dopo 16 mesi le Rieckhallen riaprono con la prima personale istituzionale in Germania dell’artista afroamericano

Le immagini del fotografo tedesco sono in mostra alla Sk-Stiftung Kultur di Colonia fino al 2 febbraio 2025

La mostra allestita nella galleria parigina comprende «opere in movimento» realizzate per l’occasione dall’artista americano

Una selezione di opere della collezione di Scipione Borghese «si trasferisce» per la prima volta temporaneamente all’estero

Nel museo di Düsseldorf oltre 130 opere (70 dipinti) dell’autore provenienti dalle raccolte di collezionisti e grandi aziende dell’opulenta Renania 

A Mantova e a Milano per la prima volta il massimo artista del XX secolo è presentato come un uomo vulnerabile e fragile a causa della sua condizione precaria di straniero, mal sopportato e sorvegliato

Nella sede di Manhattan, oltre ai lavori più noti dell’artista statunitense sono esposti anche quelli su carta: una finestra sul suo modus operandi

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