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Pascali oggi avrebbe 90 anni. E mentre Roberto Cuoghi riceve il premio intitolato all’artista pugliese, il suo amico e gallerista racconta quella breve, indimenticabile stagione
Avviato il percorso verso Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, progetto che rafforza il ruolo della cultura come leva di sviluppo e cooperazione tra Europa e Mediterraneo, ampliando l’esperienza del 2019. Intervista con l’architetta Rita Orlando
È apprezzata anche all’estero, soprattutto Oltremanica, la produzione di questi pittori che tramandarono il mestiere di padre in figlio rinnovando il vedutismo settecentesco secondo le moderne concezioni del paesaggismo europeo
Un mondo popolato di colori, di viaggi straordinari, di storie fantastiche di pittori e architetti, divinità greche capricciose e, non ultimo, di ritratti di cani molto artistici
Due esempi di cataloghi museali di ultima generazione che vale la pena avere nella propria biblioteca
Fino al 22 dicembre oltre duecento opere tra pittura antica e moderna, arte del secondo Novecento, multipli, fotografia e lavori provenienti direttamente dagli artisti. Un catalogo ampio e trasversale, con stime accessibili e grandi nomi
La mostra «Konstellationen» ripercorre l’opera di Diane Arbus attraverso oltre 450 fotografie, mettendo al centro il suo sguardo radicale sul margine e sull’alterità. Un percorso immersivo e non cronologico che riflette la sua ricerca visiva ed etica, tra ritrattistica, responsabilità dello sguardo e critica alla costruzione culturale della normalità. L’esposizione invita lo spettatore a confrontarsi con le ambiguità morali della fotografia e con il potere dell’immagine come atto di relazione
La mostra dell’artista giapponese al Mao di Torino «è un’esperienza non solo visiva ma fisica e mentale: si è costretti a ridefinire continuamente la propria posizione nello spazio, a cercare uno sguardo, un varco, un punto di equilibrio»
Fotografia, installazioni, performance e mostre diffuse per la nona rassegna di «Matera l’Arte che Unisce 2.0»
Dal 13 febbraio al 17 maggio 2026, il Van Gogh Museum ospita «Yellow. Beyond Van Gogh’s Colour», mostra che esplora il ruolo del giallo nell’arte, tra pittura, simbolismo e installazioni immersive, attraversando secoli di creatività e linguaggi artistici
Dal 28 gennaio al 28 marzo 2026, Vistamare ospita a Mialno «Converging trajectories: Ettore Spalletti meets Gino De Dominicis and Franz West», una mostra che esplora luce, fisicità e presenza, in un percorso che indaga tempo, corpo e ruolo dell’arte come esperienza vissuta
La maison ha ampliato la propria visione di cosa possa essere una casa d’aste del XXI secolo: intrecciando arte, design e oggetti di lusso e intercettando una nuova generazione di collezionisti orientati al digitale
La fiera storica arriva nell’isola diventata meta d’elezione per l’arte internazionale
Al Carreau du Temple, 71 gallerie e oltre 300 artisti raccontano lo stato attuale del medium cartaceo tra tradizione, ricerca digitale e nuove pratiche
Tra record battuti e altri sfiorati, Gustav Klimt domina le prime tre posizioni di una classifica che entusiasma il mercato, di nuovo in crescita dopo qualche anno di rallentamento
La maison parigina ha archiviato la stagione con un volume d’affari complessivo superiore ai 55 milioni di euro, consolidando la propria posizione sul mercato francese e internazionale
Tra gli altri affioramenti, quello di un antico tratto di alveo di un torrente (paleoalveo) e, grazie alla tecnica dei calchi, le impronte di alberi che ornavano il giardino, inseriti in un preciso schema ornamentale
Parte domani, 20 dicembre, il progetto diffuso sul culto di Demetra e Kore e il ciclo delle stagioni che intende valorizzare il territorio lucano con le sue eccellenze, non solo alimentari
È stato riallestito il percorso archeologico del Museo la cui storia si intreccia con quella della città
Atteso da oltre vent’anni, oggi 18 dicembre apre i battenti il Museo Nazionale di Archeologia subacquea dell’Alto Adriatico con l’imbarcazione di età romana e il carico di anfore rinvenuti nel 1987 nelle acque antistanti la località balneare
Nell’istituzione romana da oggi è aperto il Laboratorio Neanderthal, nuova area espositiva e multimediale dei reperti provenienti dal sito preistorico di San Felice Circeo (Latina)
Con la scomparsa di Arnulf Rainer, l’arte europea perde uno dei suoi protagonisti più rigorosi e inquieti: un artista per il quale dipingere non è mai stato un atto decorativo, ma una necessità radicale.
Lascia la moglie Adriana, due figli, una figlia e due figliastri. Con la sua scomparsa, il mercato perde una figura che ha saputo coniugare rigore finanziario e autentica passione culturale, incarnando un modello di mercante oggi sempre più raro: collezionista prima di tutto, intermediario per vocazione, custode di un’idea alta e responsabile dell’arte.
È apprezzata anche all’estero, soprattutto Oltremanica, la produzione di questi pittori che tramandarono il mestiere di padre in figlio rinnovando il vedutismo settecentesco secondo le moderne concezioni del paesaggismo europeo
Le audizioni hanno portato alla luce una serie di audit, alcuni risalenti al 2017 e 2018, che segnalavano vulnerabilità precise nei sistemi di sicurezza del museo, mai affrontate in modo risolutivo
Con la firma dell’accordo prende forma il percorso quadriennale che accompagnerà dieci organizzazioni del territorio, tra cultura, sociale ed educazione, rafforzandone capacità e visione nel tempo
Pascali oggi avrebbe 90 anni. E mentre Roberto Cuoghi riceve il premio intitolato all’artista pugliese, il suo amico e gallerista racconta quella breve, indimenticabile stagione
Avviato il percorso verso Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, progetto che rafforza il ruolo della cultura come leva di sviluppo e cooperazione tra Europa e Mediterraneo, ampliando l’esperienza del 2019. Intervista con l’architetta Rita Orlando
Il re seminudo • Serve una politica che salvi il settore pubblico: solo una vera presa di coscienza e posizione può invertire questa disastrosa rotta seguita con il pilota automatico
Paolo Penko, che ama definirsi «orafo storico», da quando aveva 20 anni compie ricerche sul gioiello antico, sfociate poi nell’ambizioso progetto di ricostruzione dell’oreria granducale e in incarichi di respiro internazionale come la creazione dei gioielli del recente film «Conclave»
«We Were Here», il documentario di Fred Kudjo Kuwornu presentato alla Biennale di Venezia del 2024, è in corsa per le nomination alle statuette di Los Angeles. «Nel ’500 e ’600 troviamo soggetti neri anche in dipinti di artisti famosi. Ho cercato di intercettare quel momento dell’Europa in cui la razza non era una categoria su cui costruire differenze o un’ideologia razzista», racconta il regista
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