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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliIniziata ieri, 10 luglio, prosegue oggi a Roma la Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina 2025 (Urc2025), quarta edizione di una serie di conferenze nate per sostenere la rapida ripresa e la ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina, in risposta all’invasione su vasta scala da parte della Russia. Ieri, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha consegnato al suo omologo ucraino, Mykola Tochytskyi, una copia della scultura in bronzo del «Pugilatore in riposo» con la seguente motivazione: «Il Pugilatore in riposo è segnato dalla durezza del combattimento, ma è ancora portatore di tenacia, di fierezza e di quella forza interiore che ha soltanto chi lotta per un bene superiore alle proprie ferite: la Patria. È il combattente che conosce il dolore ma non si arrende. Indomito. Pronto a riprendere la lotta».
L’opera, conservata a Palazzo Massimo (una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano, con Palazzo Altemps, Crypta Balbi e Museo delle Terme di Diocleziano), è un raro originale greco, probabilmente di epoca tardo ellenistica. Realizzato nella prima metà del I secolo a.C. con la tecnica a cera persa, è minuziosamente rifinito a bulino per dettagli come la peluria del torace. L’opera fu forse portata a Roma in età imperiale e venne ritrovata nel 1885 alle pendici del Quirinale, negli scavi che avevano messo in luce i resti delle Terme di Costantino, dove forse il Pugilatore era esposto nel ginnasio.
Il superbo bronzo raffigura un atleta a riposo, dopo un combattimento. Sul volto e sul corpo, il Pugilatore presenta tumefazioni e ferite, realizzate con grande maestria grazie a inserti in rame e alla tecnica dell’agemina. «Il Pugile, continua Giuli, diviene così simbolo di battaglia e di resistenza, ma anche di rispetto e umanità. Un dono che vuole augurare all’Ucraina un nuovo momento di pace, dopo gli innumerevoli combattimenti che la attanagliano dal febbraio 2022».

Il «Pugilatore in riposo»
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