RESTITUZIONI

L’oggi 68enne storico dell’arte, direttore dell’Albertina, auspica una prescrizione per i reati di razzia risalenti alla seconda guerra mondiale

L’opera in questione è considerata un «bene di profugo» in un paese terzo (la Svizzera), non un «bene razziato» dal regime nazista. Ma occorre pensare a soluzioni «giuste ed eque»