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ARTE E CURA

Con il progetto «La cultura cura, la bellezza salva» il museo rafforza la propria vocazione inclusiva e il suo ruolo nel welfare culturale, coinvolgendo persone con Alzheimer, Parkinson, fibromialgia, stress e stati d’ansia grazie alla collaborazione con associazioni di volontariato del territorio

Il museo olandese ospita per un anno e mezzo uno studio pilota volto a valutare gli effetti della fruizione artistica nelle persone affette dalla malattia degenerativa del sistema nervoso 

La campagna di sensibilizzazione, intitolata «Semplicemente vita», promossa dalla Federazione Cure Palliative e affidata al grande fotografo entra con delicatezza ed empatia nella quotidianità delle cure palliative, mettendo al centro la persona e la connessione umana

L’iniziativa rinnova una visione educativa che dal 2007 guida il Dipartimento Educativo dell’istituzione milanese

In occasione delle Nitto Atp Finals di Torino, per il terzo anno consecutivo Intesa Sanpaolo promuove l’iniziativa, i cui fondi saranno destinati al potenziamento delle nuove tecnologie di diagnostica, cura e ricerca oncologica

La rivista medica britannica, per la prima volta in due secoli di storia, ha pubblicato un servizio fotografico che racconta che cosa si può realizzare attraverso approcci creativi alla salute e al benessere. Presentato al Guggenheim di New York nell’ambito della Healing Arts Week organizzata in concomitanza con l’Assemblea Generale dell’Onu, il progetto confluirà in un libro in uscita a fine anno

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Sir Norman Foster ha invitato 10 dei più grandi architetti del mondo a ideare una casetta per gli uccelli. Il progetto tra natura e beneficenza per la Tessa Jowell Foundation è volto a supportare i malati di tumore al cervello. Una mostra e un’asta a Londra nei giorni di Frieze

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Meglio un amuleto o un ortopedico che sapesse sistemare un pezzo mancante? E per curare i tumori, meglio trapanare il cranio o rivolgersi a Iside? Nei casi dubbi si procedeva con tutte e due le opzioni

L’istituzione di Filadelfia dedicata alla storia della medicina ha recentemente annunciato una nuova politica per la gestione delle spoglie nelle proprie collezioni con l’intento di umanizzare i reperti

La città imperiale, afflitta da epidemie, carenze igieniche e patologie croniche, trovava sollievo nelle terme, nella medicina militare e nell’arte, che trasformava il dolore in simbolo e memoria

Un recente studio paleopatologico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con l’Osservatorio Malattie Rare e il Ministero della Cultura, ipotizza che la figura della santa scolpita nel Quattrocento presentasse i tipici sintomi della patologia

Una mostra al Munchmuseet di Oslo mostra come il fascino esercitato dalla medicina, dai corpi e dalle malattie mentali sull’autore del «Grido» si riflettesse nella sua arte

Lakwena Maciver, Veronica Ryan, Peter Liversidge e Alberta Whittle sono tra gli oltre 50 artisti che collaboreranno con l’associazione di beneficienza fondata nel 2016 da Niamh White e Tim Shaw al progetto triennale per «sviluppare relazioni tra i siti culturali locali e i servizi di salute mentale del NHS»

Pesti, carestie e morbi furono per gli antichi occasioni di racconto da cui trarre i soggetti per le proprie opere. Oggi, dunque, i medici potrebbero essere degni avversari dei critici d’arte o, perlomeno, degno pubblico di rappresentazioni di corpi e situazioni affetti da patologie

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