Imprenditrici ad arte

La nuova rubrica di approfondimento celebra la figura dell’imprenditrice in ambito artistico e nasce in dialogo con il Premio Diana Bracco - Imprenditrici ad arte promosso in occasione di Artissima 2023

Isabella Bortolozzi
Ada Masoero |

«Imprenditrici ad Arte» è una rubrica di approfondimento che celebra la figura dell’imprenditrice in ambito artistico e nasce in dialogo con il Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte che la Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Roberto de Silva e Diana Bracco di Milano promuovono in occasione della trentesima edizione di Artissima. Il Premio valorizza la figura della gallerista e le storie imprenditoriali che stanno dietro alla capacità di coniugare la crescita commerciale nel mercato dell’arte con una forte elaborazione culturale declinata nella promozione e nel sostegno ai giovani artisti. La rubrica, nata in collaborazione con «Il Giornale dell’Arte», racconterà, grazie all’alternarsi di 5 voci femminili, storie di vita e di carriera, di passione e di ricerca e sarà l’occasione per conoscere la giuria d’eccezione del Premio, composta da Isabella Bortolozzi, fondatrice della Galerie Isabella Bortolozzi di Berlino, Eva Elisa Fabbris, direttrice del Museo Madre di Napoli e due figure di spicco nel panorama del collezionismo internazionale quali Valeria Napoleone e Mia Rigo Saitta, la sua promotrice e sostenitrice Diana Bracco, oltre alla stessa gallerista che sarà selezionata.

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ISABELLA BORTOLOZZI
gallerista

L’anno prossimo festeggerà i 20 anni della sua galleria: un traguardo importante che conferma il suo ruolo di «imprenditrice ad arte», per citare il titolo del Premio Bracco, di cui è stata chiamata a far parte della giuria. Quando ha esordito, ha avuto difficoltà, in quanto donna, ad affermarsi e crearsi il proprio spazio?
Uno spazio nasce in primo luogo dal desiderio e nasce da una solitudine essenziale. Quando si inizia si è sempre soli, poi il desiderio genera uno spazio e uno spazio genera una comunità e sono le idee e la forza delle idee che si affermano.

Perché la sua scelta è caduta su Berlino? 
Berlino è sempre stata un’isola, un confine, ho pensato che potesse avere anche posto per me.

Che cosa l’ha indotta ad accettare l’invito della Fondazione Bracco a far parte della giuria del Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte, dedicato solo a galleriste donne?
La possibilità di incontrare e conoscere colleghe meravigliose.

Quali saranno i criteri che la guideranno nello scegliere la gallerista da premiare?
Una tempesta perfetta.

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