Buon compleanno Beuys

Il centenario della nascita di Joseph Beuys, con Andy Warhol il più influente artista della seconda metà del XX secolo

Joseph Beuys
Giorgio Guglielmino |

Il 12 maggio ricorre il centenario della nascita di Joseph Beuys, con Andy Warhol il più influente artista della seconda metà del XX secolo. Beuys così profondamente europeo e intellettuale, Warhol perfetta incarnazione dell’America e del suo spirito consumistico. Sono due le frasi celebri per le quali sono spesso ricordati. A Warhol viene attribuita «Nel futuro ognuno vorrà essere famoso per 15 minuti», mentre Beuys scrisse su vari oggetti ma soprattutto su banconote (tra cui le nostre vecchie mille lire) «KUNST = KAPITAL» («ARTE = CAPITALE»).

Se prendiamo la frase di Warhol (degli anni ’60) e la frase di Beuys (degli anni ’70) abbiamo una fotografia spietata del mondo di oggi. L’arte è denaro. Mai come oggi questa semplice equivalenza appare più vera. Bolle speculative, vendita di opere d’arte in «quote», cioè in azioni, rialzi gonfiati, compratori che acquistano opere che non vedranno mai dal vero e che rivenderanno seguendo l’andamento del mercato, artisti che organizzano aste dei propri lavori, artisti che riducono la produzione per far lievitare i prezzi, liste di attesa per acquistare al buio e cioè per acquistare il nome e non l’opera.

Alla fine degli anni ’70 Beuys aveva previsto tutto questo? Probabilmente sì. Eppure anche quando scriveva una frase così dura Beuys trasformava la banconota in poesia. Così come trasformava qualunque oggetto. E anche quando scriveva, come affermò lui stesso, disegnava. Le sue parole sono disegni, la sua firma è poesia. Nessuno come lui prima di lui, e forse nessuno come lui dopo di lui. Buon compleanno, Beuys. Grazie per le tue opere.

ACHTUNG BEUYS!
Non dimentichiamo l'uomo col cappello
1. Le pietre volanti
2. Un padre negato
3. Il profeta alla lavagna
4. L'uomo che volle essere Goebbels
5. Eppure era uno scultore
6. Meglio l'olio del silicone
7. Un mercato colto e democratico
8. A Napoli l'ultimo atto

© Riproduzione riservata Joseph Beuys, «I like America and America likes me», 1974
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