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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliDal 9 all’11 ottobre, la città di Aosta ospita «Lo stato dell’arte», il congresso nazionale annuale dell’Igiic (Italian Group-International Institut for Conservation), giunto alla 23ma edizione e, come sempre, dedicato in generale al tema del restauro e della conservazione dei beni culturali. È la prima volta che il capoluogo valdostano accoglie questa manifestazione.
Il programma dell’iniziativa, inserita all’interno del calendario di eventi di Aostæ2025, organizzato dall’Assessorato regionale dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali e dall’Assessorato dell’Istruzione, Cultura e Politiche giovanili del Comune di Aosta, prevede la presentazione di lavori originali di conservazione e restauro. Nel corso dei tre giorni verranno affrontate le seguenti quattro aree tematiche.
• La conservazione delle collezioni. Soluzioni per il restauro, la presentazione e la migliore fruizione. Il tema della conservazione delle collezioni riveste una serie di problematiche che riguardano musei di vario genere e dimensione, ma anche privati e, estendendo il concetto alle raccolte, anche la grande quantità di oggetti presenti all’interno delle chiese, qualora fossero creati musei o spazi espositivi a essi dedicati. L’interesse è quindi rivolto a esperienze che abbiano riguardato interventi su moltitudini di oggetti e le problematiche di allestimento.
• Le problematiche di progettazione e intervento. Saranno illustrati interventi di restauro che comportino scelte critiche sui materiali e sui metodi applicativi. Saranno considerati anche gli aspetti progettuali di restauri che contemplino l’intervento di diversi soggetti: storici, scienziati, restauratori e l’adozione di metodi innovativi per la conservazione, completi di risultati scientifici e riflessioni critiche sul caso trattato
• La diagnostica, le ricerche e gli studi applicati. Si proporranno esempi di studi applicati a specifiche problematiche di intervento. Si esamineranno ricerche di laboratorio in cui siano evidenziate, quanto più possibile, la diagnostica e le azioni messe in atto per il controllo dei risultati, sia per quanto riguarda la qualità e la progettazione degli interventi, sia per quanto riguarda le scelte operate sui materiali e le tecnologie.
• La conservazione preventiva, l’etica e la sostenibilità nella conservazione del patrimonio culturale. Si parlerà di azioni messe in atto sul patrimonio storico artistico con lo scopo di diminuire il deterioramento futuro di una o di un insieme di opere. Verranno esposti casi concreti di valutazione e gestione dei rischi, in relazione ai sistemi di sicurezza e al controllo climatico. I casi potranno riferirsi all’organizzazione e gestione di piani di emergenza in collezioni e/o depositi e alla formazione del personale e del pubblico che ha il compito della tutela o che fruisce dei beni.
Saranno sviscerati alcuni aspetti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel campo della conservazione e del restauro del patrimonio culturale. Queste riflessioni potranno portare da un lato a riconsiderare un certo numero di pratiche e soluzioni di conservazione tradizionali quali l’utilizzo di materiali non tossici o reperibili nelle aree di provenienza, dall’altro a sviluppare nuove ricerche e a produrre nuove conoscenze nel campo delle scienze umane, della natura e dell’informazione e nella scienza dei materiali.
Per informazioni, consultare la pagina dedicata del sito dell’Igiic.
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