Imprenditrici ad arte
La nuova rubrica di approfondimento celebra la figura dell’imprenditrice in ambito artistico e nasce in dialogo con il Premio Diana Bracco - Imprenditrici ad arte promosso in occasione di Artissima 2023

«Imprenditrici ad Arte» è una rubrica di approfondimento che celebra la figura dell’imprenditrice in ambito artistico e nasce in dialogo con il Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte che la Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Roberto de Silva e Diana Bracco di Milano promuovono in occasione della trentesima edizione di Artissima. Il Premio valorizza la figura della gallerista e le storie imprenditoriali che stanno dietro alla capacità di coniugare la crescita commerciale nel mercato dell’arte con una forte elaborazione culturale declinata nella promozione e nel sostegno ai giovani artisti. La rubrica, nata in collaborazione con «Il Giornale dell’Arte», racconterà, grazie all’alternarsi di 5 voci femminili, storie di vita e di carriera, di passione e di ricerca e sarà l’occasione per conoscere la giuria d’eccezione del Premio, composta da Isabella Bortolozzi, fondatrice della Galerie Isabella Bortolozzi di Berlino, Eva Elisa Fabbris, direttrice del Museo Madre di Napoli e due figure di spicco nel panorama del collezionismo internazionale quali Valeria Napoleone e Mia Rigo Saitta, la sua promotrice e sostenitrice Diana Bracco, oltre alla stessa gallerista che sarà selezionata.
Risponde
VALERIA NAPOLEONE
mecenate, filantropa e collezionista
Valeria Napoleone, lei è collezionista e anche mecenate. In entrambe le vesti il suo impegno è supportare la creatività femminile tanto che la sua collezione è composta da opere di sole donne. Perché una scelta tanto radicale?
Sono nata come collezionista a New York nel 1997. Un momento particolare per artiste donne, con voci e linguaggi nuovi, lavori radicali e sperimentali a cui ero interessata e da cui ero attratta. Era difficile per me comprendere il motivo per cui il talento di donne artiste fosse ignorato e non rappresentato in musei o gallerie, nonostante tanta qualità. Per me è stata una scelta di seguire il mio gusto e interesse insieme a un atto di sostegno dell’eccellenza (femminile).
Lei ha iniziato la sua collezione oltre 25 anni fa. Da allora il ruolo delle donne nel sistema dell’arte si è consolidato ed enormemente ampliato. A suo avviso quali sono le prospettive future delle imprenditrici nel settore dell’arte?
È necessario che galleriste/i lavorino con curatori e musei a lungo termine sia per assicurare la presenza e il supporto del lavoro di talento femminile in istituzioni sia per sviluppare analisi e discorso critico sul lavoro di donne artiste.
Il suo sostegno al talento delle donne va oltre il collezionare le loro opere: ha infatti fondato Valeria Napoleone XX Contemporary Arts Society, che dona ogni anno un’opera di un’artista donna a uno dei musei regionali inglesi e XXSC, la collaborazione con la galleria di New York The Sculpture Center, che promuove la produzione di una nuova commissione nel contesto di una personale dell’artista, la scelta di campo è dichiarata dalla presenza della doppia X, il cromosoma femminile. Oltre alla volontà di sostenere le artiste per colmare il gender gap, c’è qualche specificità dell’arte femminile che la induce a prediligerla?
La posizione radicale e l’integrità del lavoro. Essere testimone di artiste che, nonostante la totale mancanza di attenzione e visibilità, lavorano integerrime e incessantemente, è un’ispirazione.
Quali saranno i criteri che la guideranno nella scelta della gallerista da premiare in veste di giurata del Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte?
Visione, integrità, un programma sperimentale e coraggioso.
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