900 opere nel palazzo ottocentesco e nel nuovo cubo di Nantes

Luana De Micco |  | Nantes

«L’ambizione alla base del nostro progetto era di trasformare il museo in un luogo che fa dialogare l’arte di oggi con l’arte di ieri, creando legami tra il tessuto locale e Paesi lontani. È ciò che contraddistingue i grandi musei del XXI secolo»: Sophie Lévy è la direttrice del Musée d’Art de Nantes che, chiuso dal 2011, riapre le porte al pubblico il 23 giugno. Un vasto cantiere di ristrutturazione, sotto la direzione dello studio britannico Stanton Williams, ha preso il via nel 2014. Una parte importante dei lavori ha riguardato il restauro del palazzo ottocentesco, con le sue monumentali facciate e le grandi vetrate, e la messa a norma degli impianti tecnici e per la conservazione delle opere. Accanto è sorto un nuovo edificio, «Le Cube» , una struttura monolitica, sobria, di duemila metri quadrati, con quattro piani di gallerie dedicati all’arte contemporanea. I due edifici,
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