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Anny Shaw
Leggi i suoi articoliL'invasione russa dell'Ucraina è «la prima guerra di criptovalute del mondo», come l'ha abilmente definita il Washington Post. E non a caso, a seguito di un appello da parte del governo ucraino su Twitter, il paese ha finora accumulato circa 35 milioni di euro in donazioni cripto, di cui più di 6 milioni in NFT.
Il caso più eclatante riguarda un NFT della bandiera ucraina venduto il 2 marzo ad un gruppo di donatori per 2.250 Ethereum (5,91 milioni di euro). La bandiera è stata messa all'asta da Ukraine DAO, un tipo di organizzazione decentralizzata guidata da una community che è stata fondata il 24 febbraio da un gruppo di persone di cui fa parte anche il membro delle Pussy Riot Nadya Tolokonnikova. Il ricavato dalle donazioni viene devoluto a Come Back Alive, che distribuirà cibo, forniture mediche e altri servizi necessari ai civili e ai militari ucraini.
Nel frattempo, l'artista di New York Olive Allen, di origine russa, ha messo all'asta un lavoro intitolato НЕТ ВОЙНЕ (No alla guerra), che raffigura un orso blu e giallo che regge un cartello. Lei è solo una dei 59 artisti che hanno donato un'opera aderendo all'iniziativa promossa dalla rivista Time e dalla piattaforma per Nft OpenSea. Su Instagram, Allen ha scritto: «Sono russa e sono vicina al popolo dell'Ucraina. Mi si spezza il cuore a vedere quello che sta succedendo in questo momento. Sono contro questa guerra devastante e contro il governo russo. Putin ha veramente perso la testa e le sue azioni non hanno alcuna giustificazione. Io sono per la Pace e la Libertà. Oggi e ogni giorno».
Per quanto rimanga la preoccupazione che la Russia possa utilizzare le criptovalute per aggirare le sanzioni occidentali, per ora sembrerebbe che l'Ucraina stia beneficiando enormemente della facilità con cui il denaro digitale può essere spostato attraverso i confini.
Crisi russo-ucraina 2022

L'Nft della bandiera ucraina messo in vendita da Ukraine DAO
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