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Cheyenne Westphal, soprannominata la donna più potente del mondo dell’arte, dopo oltre trent’anni nelle case d’asta ha deciso di intraprendere una nuova strada

Foto Tom Jamieson

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Cheyenne Westphal, soprannominata la donna più potente del mondo dell’arte, dopo oltre trent’anni nelle case d’asta ha deciso di intraprendere una nuova strada

Foto Tom Jamieson

Cheyenne Westphal e Jean-Paul Engelen lasciano la casa d’aste Phillips

I due venditori top della casa d'aste londinese prendono nuove strade: Westphal, soprannominata «la donna più potente del mondo dell’arte», avvierà un'attività in proprio lavorando direttamente con collezionisti e artisti, Engelen andrà da Aquavella Galleries

Qualche addetto ai lavori lo ha già definito un cambiamento epocale nel mercato: due dei migliori intermediari della casa d’aste Phillips stanno per dimettersi e lasciare il settore delle aste. Cheyenne Westphal, che ha ricoperto la carica di presidente globale di Phillips per otto anni, abbandona l’azienda per intraprendere un «nuovo capitolo» e lavorare direttamente con collezionisti privati e artisti. Jean-Paul Engelen, entrato nella casa d'aste nel 2015 e nominato presidente per le Americhe nel 2022, assumerà un nuovo ruolo presso la Acquavella Galleries di New York.
 

Già a dicembre Ed Dolman si era dimesso da presidente esecutivo. Entrato in Phillips come amministratore delegato nel 2014 e promosso nel 2021, Dolman lascia la casa d'aste questo mese e diventerà un consulente. Anche il vice amministratore delegato dell'azienda, Amanda Lo Iacono, si è dimessa  a fine 2024 per perseguire altre opportunità.
 

Engelen e Westphal, entrambi con una rete di profonde relazioni nei mercati dell’arte contemporanea, sono stati fondamentali per espandere il raggio d’azione e le dimensioni di Phillips negli ultimi dieci anni. Nel 2022 Stephen Brooks, ex amministratore delegato dell’azienda, aveva sottolineato come Engelen avesse «contribuito in modo determinante alla crescita e al successo di Phillips sin dal suo ingresso in azienda nel 2015». Anche Brooks ha lasciato la casa d’aste (nel 2024, per motivi personali).

Soprannominata la donna più potente dell’arte contemporanea, Westphal era stata assunta da Sotheby’s nel 2016. All’epoca Dolman l’aveva descritta come una professionista «considerata da molti la migliore del settore». Era arrivata da Phillips dopo aver supervisionato sin dal 1999 tutte le principali vendite di arte contemporanea di Sotheby’s in Europa e dopo aver contribuito a orchestrare, nel 2008, l’asta di Damien Hirst «Beautiful Inside My Head Forever», vendita che avrebbe fruttato 121 milioni di sterline nonostante il crollo della Lehmann Brothers. Sin dal suo arrivo da Phillips Westphal ha supervisionato tutte le aste più importanti e ha assicurato importanti consegne, con particolare successo nel mercato di Gerhard Richter.

Dopo la crisi finanziaria globale del 2008 il mercato dell’arte ha fatto registrare una ripresa relativamente rapida. L’attuale recessione però è stata più prolungata. Secondo l’ultimo Art Basel/UBS Art Market Report le case d'asta sono state particolarmente colpite, con un calo, lo scorso anno, del 20% del valore delle vendite. Il settore contemporaneo, un tempo in forte espansione, ha subito un duro colpo, con un calo delle vendite all’asta del 36% a 1,4 miliardi di dollari, il livello più basso dal 2018. Nel 2024 il fatturato delle aste di Phillips è diminuito del 14%.

Dopo aver descritto il mercato dell'arte come «un settore in continua evoluzione», Westphal ha dichiarato a «The Art Newspaper» la sua intenzione di avviare un’attività in proprio, possibilità già presa in considerazione quando aveva lasciato Sotheby’s. All’epoca era stata convinta dal momento favorevole e dal potenziale di Phillips. La sua decisione, aggiunge, non ha nulla a che vedere con le altre dimissioni alla casa d’aste: «È così che voglio trascorrere la prossima fase della mia vita professionale», chiarisce.

Per quanto riguarda lo sviluppo del mercato, Westphal osserva che oggi alcuni collezionisti preferiscono vendere privatamente anziché in un’asta pubblica, un fenomeno comune in un mercato ribassista. «Abbiamo assistito a un enorme aumento delle vendite a trattativa privata», afferma, aggiungendo: «Non vedo l'ora di essere in prima linea nella prossima evoluzione del mercato dell’arte».

 

La nuova guardia

A prendere le redini di Phillips sono Robert Manley, promosso a presidente del dipartimento di arte moderna e contemporanea, e Miety Heiden, che assume il ruolo di presidente delle vendite private. Manley è entrato in Phillips nel 2016 come senior specialist e ha rapidamente scalato la gerarchia fino a diventare vicepresidente e coresponsabile mondiale del dipartimento di arte moderna e contemporanea. Ha svolto un ruolo fondamentale nella vendita, tra le altre, della collezione di Miles e Shirley Fiterman di opere della Pop art. Heiden è entrata a far parte del dipartimento vendite private di Philips nel 2017; durante il suo mandato, il valore delle vendite private annuali della casa d'aste è aumentato del 46%.
 

Martin Wilson, nuovo amministratore delegato di Phillips, ha dichiarato di non avere «alcun dubbio» che Manley e Heiden «continueranno a promuovere l'eccellenza con professionalità, integrità ed entusiasmo», aggiungendo che «insieme a Jonathan Crockett, presidente per l’Asia, rappresentano un team dirigenziale unito con una portata eccezionale nei mercati chiave».
 

Anny Shaw, 20 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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Cheyenne Westphal e Jean-Paul Engelen lasciano la casa d’aste Phillips | Anny Shaw

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