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Anny Shaw
Leggi i suoi articoliSull’onda lunga del suo «giubileo», celebrato l’anno scorso, in cui ricorrevano i 200 anni dalla sua fondazione, la National Gallery di Londra ha annunciato tre importanti acquisizioni, tra cui «Ballerine classiche» (1888) di Edgar Degas, del valore di 9,4 milioni di sterline. Le altre opere sono «Una vista del cielo dalla finestra di una prigione» (1823), dell’ottocentesco tedesco Carl Gustav Carus e «Natura morta di un banchetto» (1622) dell’olandese seicentesco Floris van Dijck. Il pastello di Degas, che raffigura cinque ballerine vestite con tutù arancioni e turchesi, è stato acquisito grazie alla prassi dell’«acceptance in lieu» del governo britannico, che consente di cancellare i debiti per imposte di successione in cambio dell’acquisizione da parte statale di opere di importanza nazionale. L’accettazione del dipinto da parte della successione di Ann Marks ha permesso di pagare 7,89 milioni di sterline di tasse. Il National Gallery Trust, un ente di beneficenza che sostiene la galleria, ha pagato la somma rimanente di 1,56 milioni di sterline in un accordo mediato dalla casa d’aste Christie’s.
In un comunicato, la galleria dichiara: «Il quadro mostra la complessa tecnica del pastello preferita da Degas durante gli anni Ottanta dell’Ottocento, stratificando, mescolando e sbavando i toni per creare l’effetto di un colore vivace e pulsante. L’apparente naturalismo della scena nasconde un’attenta composizione. Le nitide stesure di pastello puro fanno risaltare i ricchi riflessi». L’opera è esposta nella Sala 42.
«Una vista del cielo dalla finestra di una prigione» (1823) di Carus è il primo dipinto del pittore romantico tedesco a entrare in una collezione pubblica del Regno Unito. Il quadro è stato acquistato per 396.660 sterline grazie a un lascito testamentario dell’insegnante Martha Doris Bailey e di suo marito Richard Hillman Bailey, imprenditore immobiliare.
L’acquisizione, ora esposta nella Sala 38, rende anche omaggio ai 27 anni di attività di Christopher Riopelle come curatore dei dipinti successivi al 1800 alla National Gallery.

Carl Gustav Carus, «Una vista del cielo dalla finestra di una prigione» (1823). Foto: © The National Gallery, London
«Questa piccola e affascinante opera fu dipinta a Dresda all’apice dell’amicizia di Carus con Caspar David Friedrich (1774-1840)», spiega il museo londinese. «La veduta si affaccia, attraverso una finestra sbarrata, su un cielo azzurro striato da ciuffi di nuvole bianche, senza che sia visibile alcun qualsivoglia elemento urbano o rurale».
Sarah Herring, curatrice associata della galleria per i dipinti successivi al 1800, aggiunge in una dichiarazione: «Insomma, il quadro affronta il dialogo tra paura e speranza, prigionia e libertà, sia fisica, sia psicologica».
L’eredità dei coniugi Bailey, che ammonta a 6,75 milioni di sterline, ha permesso alla galleria di acquistare anche «Natura morta di un banchetto» (1622; Sala 23) dell’artista di Delft Floris van Dijck. L’opera è stata acquistata per 2,9 milioni di sterline da una collezione privata in una vendita a trattativa privata mediata dalla casa d’aste Sotheby’s. Anche il National Gallery Trust ha contribuito al pagamento del prezzo.
La tavola raffigurata è imbandita con frutta, olive, dolci e riccioli di burro in varie ciotole di porcellana cinese biancoblu Wanli. Per la National Gallery il dipinto è un «superbo esempio che segna l’inizio della tradizione olandese delle cosiddette “nature morte di un banchetto”; le composizioni di Van Dijck sono sempre realizzate come fossero prese da un punto di vista elevato».
Il trio di acquisizioni coincide con il bicentenario della galleria, che ha presentato un ambizioso riallestimento della collezione, intitolato C C Land: the Wonder of Art (dal nome del suo sponsor, un costruttore immobiliare di Hong Kong) e il rinnovamento della Sainsbury Wing.

Floris van Dijck, «Natura morta di un banchetto» (1622). Foto: © The National Gallery, London
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