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Léonard Tsuguharu Foujita, «Chiens savants, ou le carnaval des chiens» (1922)

Courtesy of Bonhams

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Léonard Tsuguharu Foujita, «Chiens savants, ou le carnaval des chiens» (1922)

Courtesy of Bonhams

Il carnevale dei cani di Foujita guiderà l’asta serale di Bonhams

L'opera del maestro nippo-francese è stata ritrovata dopo un secolo ed è stimata tra 1.500.000 e 2 milioni di sterline

Margherita Panaciciu

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Bonhams ospiterà nella sua sede di New Bond Street a Londra l’attesa asta serale di arte del XX e XXI secolo, un evento che vedrà tra i protagonisti alcuni dei più acclamati nomi dell’arte moderna e contemporanea. Tra le opere più attese il 16 ottobre, spicca senza dubbio «Chiens savants, ou le carnaval des chiens» (1922) del maestro nippo-francese Léonard Tsuguharu Foujita (1886–1968), presentata con una stima compresa tra 1.500.000 e 2.000.000 di sterline.

L’opera è una delle tele più grandi e complesse mai apparse sul mercato dell’artista, noto per il suo stile raffinato e inconfondibile, che fonde l’eleganza grafica della tradizione giapponese con la sensualità materica della pittura europea. Rimasta per oltre un secolo nella stessa collezione privata, fu acquistata nel 1922 durante una mostra di arte giapponese al Salon de la Société Nationale des Beaux-Arts, a Parigi, e da allora non è mai stata esposta al pubblico né offerta sul mercato.

Secondo Ruth Woodbridge, responsabile del dipartimento di Arte Impressionista e Moderna di Bonhams, «si tratta di una delle opere più grandi di Foujita mai apparse sul mercato e, con il suo soggetto curioso, susciterà sicuramente grande interesse tra i collezionisti».

L’opera infatti non è frutto di una semplice fantasia zoologica ma satira visiva raffinata, in cui Foujita gioca con il confine tra umano e animale. Due cani in primo piano, abbigliati in modo antropomorfo e in posizione eretta, sembrano imitare comportamenti umani: si ritiene che possano essere ritratti velati dello stesso artista e della sua seconda moglie Fernande Barrey. Un dettaglio rivelatore è la sciarpa che avvolge la testa di uno dei due cani, indossata da Foujita per alleviare i frequenti dolori dentali. L’esperta Sylvie Buisson ha suggerito un’interessante possibile ispirazione per l’opera: il filmato del 1902 di Alice Guy, «Miss Dundee & Her Performing Dogs», in cui cani ammaestrati eseguivano numeri da circo, riflettendo il gusto del tempo per lo spettacolo e la teatralità. Foujita traduce questo immaginario in una composizione pittorica di rara raffinatezza, dove ironia, malinconia e bellezza convivono in perfetto equilibrio.

Claude Monet, «La route de Giverny» (1885). Courtesy of Bonhams

Accanto al capolavoro di Foujita, l’asta presenterà una selezione di opere di grande rilievo, tra cui  si distinguono «La route de Giverny» (1885) di Claude Monet, anch’essa stimata tra 1.500.000 e 2.000.000 di sterline. Il dipinto risale ai primi anni del soggiorno di Monet a Giverny, dove il maestro impressionista trovò ispirazione nei paesaggi rurali che circondavano la sua nuova casa. In una lettera al mercante Paul Durand-Ruel, Monet scrisse: «Una volta sistemato, spero di produrre dei capolavori, perché amo molto la campagna». 

Tra le altre opere in catalogo, anche «Mrs Acton in Delhi» (1967–1971) di Howard Hodgkin, stimata tra 600mila e 800mila sterline. Il dipinto ritrae la moglie del rappresentante del British Council in India, paese che ha esercitato un’influenza profonda sull’opera di Hodgkin. I colori vivaci e la composizione tra astrazione e figurazione testimoniano il legame duraturo dell’artista con il subcontinente.

Sarà in vendita anche «Urim and Tumim» (2000) di Anselm Kiefer, stimato tra 450mila e 650mila sterline. L’opera, realizzata con tecniche miste su scala monumentale, esplora i temi della conoscenza divina e della storia spirituale attraverso riferimenti al misticismo ebraico, rivelando ancora una volta la complessità concettuale della poetica di Kiefer. Completano il catalogo serale «Roses dans un vase» (c. 1895) di Pierre-Auguste Renoir e un’opera senza titolo di Anish Kapoor realizzata nel 2004, entrambe con una stima compresa tra 400mila e 600mila sterline. L’asta serale sarà seguita il giorno successivo dalla vendita diurna, che si terrà anch’essa presso Bonhams New Bond Street. L’insieme delle due vendite offrirà una panoramica significativa delle molteplici direzioni intraprese dall’arte negli ultimi due secoli, in un dialogo continuo tra tradizione e sperimentazione.

Margherita Panaciciu, 30 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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