Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Il Vanderbilt Sapphire, Tiffany & Co., eccezionale spilla con zaffiro e diamanti, inizio XX secolo

Courtesy of Phillips

Image

Il Vanderbilt Sapphire, Tiffany & Co., eccezionale spilla con zaffiro e diamanti, inizio XX secolo

Courtesy of Phillips

La resurrezione dei Vanderbilt nel mercato del lusso

I gioielli della famiglia americana approdano all’asta di Phillips, dove la nostalgia della Belle Époque incontra il mercato contemporaneo, inclusa la nuova formula di Priority Bidding

Margherita Panaciciu

Leggi i suoi articoli

Phillips ha annunciato la presentazione dei «Vanderbilt Family Jewels», una collezione straordinaria di tesori Belle Époque firmati Cartier e Tiffany & Co., che sarà il fulcro della prossima Geneva Jewels Auction: V, in programma il 10 novembre all’Hôtel President di Ginevra. Una collezione che incarna la raffinatezza artistica di un’epoca, ma anche il fascino senza tempo di una delle famiglie più leggendarie della storia americana.

Benoît Repellin, Worldwide Head of Jewellery di Phillips, ha dichiarato: «I Gioielli della Famiglia Vanderbilt incarnano la più pura espressione dell’eleganza della Gilded Age – opere di straordinaria bellezza, risonanza storica e affascinante provenienza. Siamo profondamente onorati di presentare queste creazioni iconiche alla nostra asta di Ginevra, in un momento in cui il mercato mostra un entusiasmo particolare per i gioielli d’epoca e i capolavori dei primi del Novecento, riflettendo una domanda crescente per pezzi firmati e ricchi di storia».

 

Superbo diamante rosa violaceo brillante. Courtesy of Phillips

Al centro della collezione spicca The Vanderbilt Sapphire, un superbo zaffiro Kashmir cabochon di 42,68 carati nel celebre colore «Royal Blue», montato da Tiffany & Co. e incastonato in un raffinato disegno Belle Époque tempestato di diamanti taglio antico. Il gioiello, accompagnato dai certificati AGL, SSEF e Gübelin, fu donato da Alice Gwynne Vanderbilt a sua figlia Gladys Vanderbilt, Contessa Széchényi. Di pari importanza, il brooch di diamanti Cartier, originariamente parte di una tiara disegnata come otto rami di gigli, rimane uno degli esempi più eloquenti del gusto aristocratico dell’epoca: un diamante taglio pera di 4,55 carati, colore E, al centro di una composizione che unisce la maestria parigina all’opulenza americana.

La collezione comprende inoltre un delicato brooch con smeraldi e diamanti, un pettine tempestato di pietre, un vanity case Cartier con il monogramma di Gladys Vanderbilt, un orologio da viaggio «8 Days» donato alla contessa nel Natale del 1913 e un raffinato orologio da polso in oro, rubini e diamanti, pezzi che raccontano il gusto di un’intera epoca, sospesa tra romanticismo e modernità.

La casa d’aste fa sapere che anche per le aste dei gioielli viene applicato il Priority Bidding, l’innovativa formula premium di tariffe agevolate per le offerte presentate 48 ore prima dell’asta che Phillips ha introdotto a settembre di quest’anno. «I lotti con Priority Bids hanno registrato performance fino al 66% superiori rispetto alle stime pre-vendita, e le offerte preliminari sono aumentate di oltre il 300% su base annua in alcune vendite. Per il settore Gioielli, le prime aste con Priority Bidding si sono svolte a Hong Kong a settembre, con risultati estremamente positivi: due terzi dei lotti venduti hanno ricevuto Priority Bids e oltre il 30% dei partecipanti che si erano registrati con Priority Bids hanno continuato a fare offerte durante la vendita», sottolinea la maison. Dati che testimoniano la vitalità di un mercato sempre più dinamico e internazionale, dove il desiderio di possedere pezzi unici, di storia e di firma, continua a crescere.

Margherita Panaciciu, 07 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Dopo vent’anni di attività, la galleria apre in Emilia la sua prima sede internazionale, consolidando il dialogo con la scena artistica italiana

Tra i cabaret di Montmartre e gli atelier di Montparnasse, la mostra pisana «Toulouse-Lautrec et les Amis» racconta la nascita dell’arte moderna attraverso opere mai esposte prima in Italia

La foto con gli occhi chiusi e il fulmine sul volto della rockstar americana entra nella storia delle aste come la copertina di album più preziosa di sempre.

Con «MORE», l’artista  costruisce nella galleria SOCIÉTÉ di Berlino un ambiente in cui il digitale si fa carne, il desiderio diventa algoritmo e l’apprendimento reciproco tra umano e macchina genera un linguaggio comune, fragile e in continua mutazione

La resurrezione dei Vanderbilt nel mercato del lusso | Margherita Panaciciu

La resurrezione dei Vanderbilt nel mercato del lusso | Margherita Panaciciu