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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliIl 20 settembre sono state aperte al pubblico nel Palazzo Gonzaga di Guastalla (Re) le cinque sale restaurate dell’Appartamento ducale che completano il piano nobile dello storico edificio, ora accessibile a tutti con il superamento delle barriere architettoniche grazie all’installazione di un ascensore: lo prevedeva il progetto «Un nuovo ingresso per tutti al Palazzo Ducale», cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
La riqualificazione è stata realizzata grazie a un investimento complessivo di quasi 800mila euro, di cui 475mila sono stati messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito degli interventi sul patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale previsti dalla Legge regionale 7/2020.
Il Palazzo Ducale di Guastalla venne eretto dalla famiglia Gonzaga nel corso del Cinquecento e divenne sede patrizia e amministrativa del Ducato. Dopo varie vicende, alla fine dell’Ottocento l’edificio fu acquistato dall’imprenditore Flavio Mossina, e i suoi successori ne detennero la proprietà fino agli anni Settanta del secolo scorso, vendendolo poi a una cooperativa edile locale.
Nel 1998 il Comune lo ha riacquistato e, dopo una serie di importanti interventi di recupero che hanno interessato il piano terra e buona parte del piano nobile, lo ha riaperto alla città tra il 2006 e il 2007. Il sisma del 2012 ha colpito l’immobile, che per qualche anno è rimasto chiuso in attesa dei consolidamenti. Oggi Palazzo Gonzaga ospita in forma stabile la quadreria della Biblioteca Maldotti e spazi per esposizioni temporanee, soprattutto fotografiche. Nell’occasione si aprono quindi anche gli spazi della mostra «Dentro il Nero», dedicata al fotografo reggiano Vasco Ascolini, a cui nel 1999, in vista dei primi restauri, l’Amministrazione comunale affidò una campagna di ricognizione per immagini.
Obiettivi del Comune per l’immediato futuro sono i lavori per il recupero dello Scalone monumentale, della Scala di servizio e della Cappella ducale.
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