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Vittorio Bertello
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A Nantes, dal 2023, gli archeologi francesi dell’Institut national des recherches archéologiques préventives-Inrap stanno conducendo scavi nella cattedrale di Saint-Pierre e Saint-Paul. Queste ricerche, istituite dallo Stato nell’ambito dei lavori post-incendio del 2020, hanno portato alla luce scoperte inaspettate che rivoluzionano la nostra conoscenza dell’edificio.
Innanzitutto, si è scoperta la pianta completa dell’antica cattedrale romanica, fino ad allora completamente sconosciuta. «È una novità assoluta», sottolineano i ricercatori. Solo l’attuale cripta e alcune antiche incisioni del coro testimoniavano questo periodo.
Per portare a termine le loro indagini, gli archeologi hanno utilizzato il georadar, una tecnica innovativa che permette di «guardare» sottoterra senza scavare. Lo strumento invia onde elettromagnetiche nel terreno e analizza gli echi che ne «rimbalzano», rivelando la presenza di muri sepolti o altre strutture.
Questa prospezione ha guidato gli scavi che si sono svolti in due punti strategici: intorno alla Tomba ducale nel Transetto sud e lungo una trincea che attraversa la cattedrale per l'installazione della nuova rete elettrica.
I risultati hanno superato di gran lunga le aspettative. Gli archeologi hanno portato alla luce le pareti del transetto con i loro pavimenti originali, le pareti laterali della navata rinforzate da contrafforti e persino un misterioso massiccio in muratura vicino al transetto sud, forse un antico campanile.
Questa cattedrale romanica, la cui costruzione iniziò nell'XI secolo, non fu mai completata. Le fonti storiche menzionano un campanile distrutto e poi ricostruito in seguito agli incendi del 1405 e del 1415.
Oltre all’architettura, gli scavi hanno portato alla luce un patrimonio rilevante: elementi decorativi, ceramiche, oggetti metallici, monete antiche. Nel transetto sud, i ricercatori hanno scoperto in particolare i resti di un pavimento in cotto del XV secolo e dipinti murali ancora visibili.
Ancor più emozionante è il ritrovamento di quattro tombe isolate e tre cripte funerarie contenenti numerosi resti ossei. È in corso uno studio antropologico per determinare l'identità dei defunti: religiosi o laici, personaggi illustri o semplici canonici.
Parallelamente agli scavi, gli archeologi stanno studiando la tomba di Francesco II di Bretagna e Margherita di Foix, genitori di Anna di Bretagna. Questo capolavoro del Rinascimento francese è stato completamente smontato per essere restaurato.
L’apertura della tomba nella primavera del 2023 aveva riservato una sorpresa: una cassa di legno conteneva le ossa di tre persone non identificate. Le analisi sono ancora in corso. Questa operazione permette anche di comprendere meglio la travagliata storia del monumento, smantellato durante la Rivoluzione e ricostruito nel 1817.
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