Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Uno dei due leoni di Corciano

Foto tratta da Wikimedia Commons. Foto: FraDeve11

Image

Uno dei due leoni di Corciano

Foto tratta da Wikimedia Commons. Foto: FraDeve11

A tu per tu con i Leoni di Corciano

Parte il restauro della coppia di sculture, probabilmente databili all’epoca classica. Le indagini chiariranno molti dubbi su questi manufatti

Vittorio Bertello

Leggi i suoi articoli

Sarà avviato nei prossimi giorni l’intervento di restauro sui leoni di Corciano (autorizzato dalla competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Perugia), simbolo della cittadina umbra.

I leoni sono da sempre «le guardie» di ingresso al centro di Corciano. La prima testimonianza sulle due sculture è contenuta nel Codice Vaticano Latino 4834, all’interno de Il Conto di Corciano e di Perugia, ovvero la leggenda di fondazione del borgo di Corciano a opera di Coragino, un compagno di Ulisse (fondatore a sua volta di Perugia). Sui leoni si tramanda un’antica leggenda, che spiegherebbe il motivo per cui una delle due figure presenta la testa scalfita. I due manufatti in travertino, risalenti verosimilmente alla classicità, collocati fino al 2008 ai piedi della scalinata che conduce alla piazza principale del borgo, sono oggi esposti, dopo il trasferimento per ragioni di tutela e conservazione, all’interno dell’Antiquarium di Corciano.

I leoni lasceranno il borgo e saranno affidati a restauratori specializzati, che lavoreranno in un laboratorio professionale di Spoleto, grazie al progetto approvato e finanziato con il Bando Restauri della Fondazione Perugia mediante l’ArtBonus, con un sostegno di 25mila euro. Secondo le previsioni il progetto si potrebbe concludere entro la fine dell’anno.

La loro assenza è stata un tema molto dibattuto e sentito dai corcianesi: proprio per questo motivo, a luglio 2024 gli originali sono stati fedelmente riprodotti e ricollocati nella loro storica ubicazione. L’esposizione per secoli dei due manufatti agli agenti atmosferici ha determinato l’usura e l’alterazione del travertino originale di cui le opere sono composte. Sotto i licheni e i segni del tempo si celano però dettagli importanti che potrebbero finalmente contribuire a una più precisa datazione delle sculture e alla definitiva comprensione dell’originaria postura delle statue e la relativa destinazione d’uso ed origine.

Attraverso questa operazione sarà possibile riportare alla luce particolari oggi nascosti. Ciò contribuirà non solo alla preservazione e conservazione del patrimonio culturale e storico locale, ma sarà anche fonte di ricostruzioni e analisi storico-scientifiche che permetteranno di dare risposte ai tanti dubbi ancora irrisolti sulla storia dei leoni e, indirettamente, su quella del borgo di Corciano.

 

 

Vittorio Bertello, 22 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Si è scoperta la pianta completa dell’antica cattedrale romanica e si è rinvenuta una quantità di manufatti tra monete, oggetti in metallo, ceramiche ed elementi decorativi

Questa volta nei pressi del sito hanno scoperto un porto sommerso. Alla spedizione che vi lavora, diretta dall’archeologa Kathleen Martínez, ha collaborato anche Bob Ballard, che individuò il relitto del Titanic

Fu nell’anno accademico 1825-26 che lo studioso orientalista Ippolito Rosellini a Pisa cominciò a parlare agli studenti di storia e lingua dell’antico Egitto

La riqualificazione è stata realizzata grazie a un investimento complessivo di quasi 800mila euro, di cui 475mila provengono dalla Regione Emilia-Romagna

A tu per tu con i Leoni di Corciano | Vittorio Bertello

A tu per tu con i Leoni di Corciano | Vittorio Bertello