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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliUn antico porto sommerso è stato individuato nei pressi del complesso templare di Taposiris Magna, a ovest di Alessandria d’Egitto. La scoperta, effettuata da una missione archeologica internazionale, potrebbe rivelarsi determinante nella ricerca del leggendario luogo in cui si troverebbe la tomba di Cleopatra.
Negli ultimi anni, già in diverse occasioni si è ritenuto possibile giungere al sepolcro della celebre sovrana, che secondo alcuni dovrebbe trovarsi sotto i templi di Iside e Osiride, proprio a Taposiris Magna. Che questa sia la volta buona?
Citata da varie fonti antiche tra cui anche Plutarco, Taposiris Magna (il cui nome significa «grande tomba di Osiride») fu edificata tra il 280 e il 270 a.C. da Tolomeo II Filadelfo, sulle sponde del lago Mareotide. Il tempio e la città circostante rappresentavano un nodo strategico: qui giungevano merci trasportate via terra o attraverso le acque interne, per poi essere inviate verso Alessandria, cuore commerciale e politico della dinastia tolemaica.
L’identificazione della struttura portuale è stata resa possibile da una spedizione subacquea guidata dall’archeologa Kathleen Martínez (alla quale si devono già alcuni tentativi anni fa) e alla quale hanno collaborato Bob Ballard, famoso per aver individuato il relitto del Titanic, e un gruppo di specialisti in archeologia sottomarina. A una profondità di 12 metri il team ha individuato file di costruzioni alte oltre 6 metri, pavimenti in pietra levigata, blocchi cementati, colonne, oltre a numerose ancore e anfore.
Il prossimo passo sarà quello di iniziare nuovi scavi in una zona circoscritta alla ricerca della tomba di Cleopatra, che Kathleen Martínez ritiene celata sotto gli strati di detriti e sabbia che nel IV secolo d.C. ricoprirono il sito in conseguenza al disastro naturale.
Passata alla storia per la sua relazione con Giulio Cesare (da cui ebbe un figlio di nome Cesarione) e in seguito per la passione amorosa con Marco Antonio, Cleopatra utilizzò fascino e carisma come armi per tessere alleanze e difendere l’indipendenza del suo regno, mantenendo così il potere. Almeno fino al 31 a.C., quando la flotta di Ottaviano sconfisse quella di Antonio e Cleopatra nella battaglia di Azio, chiudendo la guerra civile di Roma.
Con Alessandria ormai sotto assedio e con la consapevolezza che fosse ormai tutto perduto, nel 30 a.C. Cleopatra decise di porre fine ai suoi giorni probabilmente con un veleno (ma non ci sono fonti certe sul luogo e le modalità del suicidio). Avvolto nel mistero, e immediatamente seguito dall’uccisione del figlio Cesarione per ordine di Ottaviano, quel gesto estremo segnò di fatto la fine del regno tolemaico e l’inizio del dominio romano in Egitto.
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