
Elisa Montessori: «Temo la perfezione perché è la fine»
Un’intervista all’artista di Alessandra Mammì. «Il cambiamento ci fa paura, ma i primi a cambiare dobbiamo essere noi. Con la sua metamorfosi Dafne evitò uno stupro»
Un’intervista all’artista di Alessandra Mammì. «Il cambiamento ci fa paura, ma i primi a cambiare dobbiamo essere noi. Con la sua metamorfosi Dafne evitò uno stupro»
Iniziati come «quasi terapeutici» durante la pandemia, con questi racconti l’autore descrive e in parte accusa la comunità dell’arte contemporanea (anche sé stesso)
Un saggio di Valentina Galeotti, edito da Castelvecchi, per una lettura psicoanalitica dell’opera dell’artista
L’artista ha ricevuto a Roma la laurea magistrale in «Architettura e progettazione architettonica», riconosciuta la sua «capacità impressionante di gestire la sostanza dei materiali»
Intervista a Umberto Croppi, presidente uscente dell’istituzione romana, per ripercorrere l’ultimo periodo, caratterizzato da un grande fermento, e guardare al futuro prossimo in prospettiva
«Le cause sono molte: finanziamenti non continuativi e mandati brevi a direttori di forte personalità, che hanno fatto belle cose ma spesso hanno lasciato il deserto dopo di loro. Io voglio invertire questa tendenza», spiega Stefano Collicelli Cagol, neodirettore del Centro Pecci di Prato
L’artista classe ’79, parte dei «garuttini» di inizio anni Duemila, racconta la sua esperienza e la sua poetica proprio a partire dal «metodo Garutti» e dagli anni milanesi
Nel suo ultimo pamphlet Christian Caliandro bacchetta artisti, critici e curatori adagiati nel proprio mondo elitario e privilegiato. Ma ci sono anche «fighetti» sfruttati, con partita Iva. Come uscirne?
Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori di studio Labics, raccontano il progetto per la copertura dell’arena dell’Anfiteatro Flavio: «Roma ci ha insegnato a dialogare con le preesistenze e a un’architettura che accoglie ricreando continuamente spazi e luoghi». Dopo Palazzo dei Diamanti a Ferrara ora lavorano al Padiglione Centrale della Biennale di Venezia
Dopo la donazione dell’archivio del costumista, un libro di memorie e una mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Solo 14 artisti con più o meno un paio d’opere ciascuno per raccontare una generazione (i nati negli anni Sessanta), una città (Roma) e le sue influenze sul presente con un allestimento incomprensibile e assoluta mancanza di informazioni (fondamentale lo smartphone)
Andrea Bellini esplora in un ambizioso «affresco espositivo» il tema della metamorfosi attraverso le visioni degli artisti brut, le trasformazioni di Ontani e Cindy Sherman e le ipotesi concepite dall’intelligenza artificiale
Il Padiglione elvetico, che ospiterà il progetto del visionario artista multimediale di origine e cultura brasiliane, sarà curato da Andrea Bellini
A pochi giorni dall’inaugurazione della sua installazione nella Piramide del Louvre, l’artista racconta le motivazioni del suo ritorno in Camerun e il suo impegno alla Bandjoun Station
Un ritratto dell’artista americana tra antiche fascinazioni e nuove produzioni (in mostra da Lorcan O'Neill), tutte orientate verso la cosmogonia del Mediterraneo
Nico Vascellari lavora al suo nuovo studio a due passi dal «Biondo Tevere». Sarà la Factory del terzo millennio, avrà anche un miniclub e inaugurerà in autunno con tre giorni di eventi
Ospite della Palazzina dei Giardini a Modena con tre grandi videoinstallazioni, l’artista sudafricana nel suo lavoro attinge alla tradizione, servendosi della riconoscibilità delle icone per parlare di potere, patriarcato, ingiustizia, isolamento, sofferenza
Matisse e Basquiat, Dubuffet e Beuys, la storia della musica e dell’arte moderna e contemporanea in una mostra di vinili d’autore
Il volume «Photographing Art» è una memoria per immagini del mondo dell’arte contemporanea colto nei suoi momenti non ufficiali
In un libro e in una mostra una mappa dei luoghi rivitalizzati dagli artisti di ultima generazione nelle periferie della capitale e dal loro innovativo senso di condivisione
Con l’aiuto di scultura, design, fotografia, urbanistica, grafica ed effetti digitali, la Maison mette in scena a Pechino una corale collaborazione tra arte e moda che venticinque anni fa sarebbe stata velleitaria e oggi appare necessaria