Relazioni pericolose tra Francia ed Emirati per il Louvre

Parigi e Abu Dhabi estendono fino al 2047 la licenza per utilizzare il marchio «Louvre», e non fino al 2037 come previsto inizialmente

Il Louvre Abu Dhabi progettato da Jean Nouvel © Louvre Abu Dhabi, Foto Mohamed Somji
Luana De Micco |

Il 3 dicembre Parigi e Abu Dhabi hanno prolungato di 10 anni la partnership sul Louvre Abu Dhabi: la licenza per utilizzare il marchio «Louvre» è così estesa fino al 2047, e non fino al 2037 come previsto inizialmente. Il Louvre Abu Dhabi «è veicolo della reputazione della Francia all’estero e promuove i suoi valori di universalismo», ha comunicato l’Eliseo. Per Parigi il nuovo accordo frutta 165 milioni di euro, che saranno versati tra il 2022 e il 2023. In cambio il Louvre si accinge a prestare ad Abu Dhabi alcuni dei suoi capolavori.

Francia ed Emirati Arabi siglarono il primo accordo da circa un miliardo di euro nel 2007. Parigi autorizzava Abu Dhabi a usare il nome del Louvre e, in cambio, s’impegnava tramite la nuova Agence France-Muséums a prestare le opere di 13 musei nazionali e a organizzare quattro mostre l’anno per i primi 15 anni. Avrebbe poi fornito la sua consulenza per creare una collezione permanente del nuovo museo.

Il Louvre Abu Dhabi è stato inaugurato sull’isola di Saadiyat nel 2017, in un edificio dall’architettura galleggiante firmato Jean Nouvel. Per la mostra inaugurale, alla presenza di Emmanuel Macron, il Louvre aveva prestato anche «La Belle Ferronnière» di Leonardo. Il nuovo accordo è stato firmato in occasione di un nuovo viaggio di Macron, accompagnato da alcuni dei suoi ministri, tra cui la ministra della Cultura Roselyne Bachelot, all’Esposizione Universale di Dubai, dov’è stato accolto dal principe Mohamed bin Zayed, detto Mbz. Una visita che ha imbarazzato l’opinione pubblica francese.

Nella stessa occasione è stato siglato l’acquisto da parte degli Emirati di 80 aerei da guerra Rafale, di produzione francese. Una commessa record per Parigi, secondo fornitore di armi agli Emirati, dopo gli Usa, per 17 miliardi di euro. E questo malgrado inchieste giornalistiche abbiano accertato l’uso di armi francesi nella guerra civile in Yemen e le Ong accusino Mbz di crimini contro l’umanità.

L’intesa culturale sul Louvre tra Parigi e Abu Dhabi non è la sola. Nel 2006 aveva aperto la Sorbonne University Abu Dhabi e lo scorso settembre il principe bin Zayed era stato accolto da Macron al castello di Fontainebleau, alle porte di Parigi. Nel 2019 era stata Abu Dhabi a finanziare per 10 milioni di euro il restauro del teatro del 1854 del castello, che da allora si chiama Théatre Cheikh Khalifa bin Zayed Al Nahyan, dal nome del presidente degli Emirati.

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