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Michael Kenna, «Torii Gate, Study 2, Shosanbetsu, Hokkaido, Japan». 2014

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Michael Kenna, «Torii Gate, Study 2, Shosanbetsu, Hokkaido, Japan». 2014

Paesaggi con segni

Michael Kenna alla Galleria dell'Incisione di Brescia

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Brescia. Circa 50 immagini del fotografo di paesaggio Michael Kenna (nato nel 1953 in Gran Bretagna, vive e lavora a Seattle, nello Stato di Washington, Stati Uniti) sono esposte fino al 20 maggio nella Galleria dell’Incisione, riunite nella mostra «Michael Kenna. Conversazioni con il paesaggio». Le sue immagini, da sempre in bianco e nero e scattate solo in analogico su pellicola, sono il frutto di lunghe esposizioni che restituiscono al meglio le predilette atmosfere notturne o i momenti crepuscolari o aurorali, sul limitare tra la luce e il buio. Nelle sue fotografie, sempre deserte di presenze umane (alluse se mai dai segni lasciati dall’uomo sul paesaggio), ricorrono temi privilegiati: alcuni legati alla civiltà industriale, come i ponti, le fabbriche, le stazioni ferroviarie (il suo primo, grande  successo, negli anni Ottanta, è legato alla centrale elettrica di Ratcliffe, in Gran Bretagna); altri invece votati alla natura e abitati, oltre che da alberi e prati, da elementi fuggevoli come l’acqua e le nubi. La maggior parte delle fotografie in mostra, scattate dagli anni Novanta a oggi, si riferiscono alla Cina e al Giappone. Inferiori per numero, ma non per qualità, sono le immagini di soggetto europeo o americano: documenti, anche, della sua versatilità nell’affrontare luci, temi e atmosfere molto differenti.
Il 30 aprile il fotografo firmerà in galleria il suo ultimo volume, Forms of Japan, Prestel 2015.

Michael Kenna, «Torii Gate, Study 2, Shosanbetsu, Hokkaido, Japan». 2014

Ada Masoero, 06 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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Paesaggi con segni | Ada Masoero

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