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Dal 5 giugno al 10 luglio, nell’ambito di Brescia Photo Festival, la Galleria dell’Incisione presenta «Pierluigi Fresia. La velocità della luce», a cura di Elio Grazioli. Nato ad Asti nel 1962 e basato nel Torinese, Fresia si serve di media diversi, dalla pittura al video, alla fotografia, muovendosi sempre nel territorio del concettuale.
Qui presenta lavori fotografici in cui entra in gioco la parola, secondo una modalità di cui Elio Grazioli segnala l’inedita efficacia: sovrascrive infatti brevi testi all’immagine, con «un effetto poetico, come una sorta di versione contemporanea dei dipinti orientali con haiku integrato nella composizione», trasformando lo scatto fotografico «in uno scatto di immagine e di pensiero al tempo stesso».
Così i paesaggi o i dettagli di paesaggio da lui prescelti si propongono, spiega l’artista stesso, come «scenografie del pensiero», in cui la natura, come già voleva il pensiero romantico, diventa il rispecchiamento degli stati d’animo e delle riflessioni dell’osservatore.

Pierluigi Fresia, «Tempesta»
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