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«Coin de jardin avec papillons», di van Gogh. © 2018 Christie's Images Ltd

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«Coin de jardin avec papillons», di van Gogh. © 2018 Christie's Images Ltd

Il trionfo del colore

Nelle aste di novembre, Monet e Van Gogh i pezzi forti di Christie’s, da Sotheby’s 33 lotti di una collezione privata stimata oltre 79 milioni di euro

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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Per le aste di novembre dedicate agli impressionisti e all’arte moderna inizia Christie’s, che apre l’11 novembre la «20th Century Week at Christie’s New York». Propone opere che spaziano da Claude Monet, «Effet de neige à Giverny», olio su tela del 1893, firmato e datato (stima 4,3-7 milioni di euro), ai due oli di Picasso dalla collezione Rose-Walters: «Femme au béret orange et au col de fourrure (Marie-Thérèse Walter)» datato 4 dicembre 1937 (13-17 milioni di euro) e «Buste de femme (Dora Maar)», firmato e datato «Picasso 28.3.39.» (4,3-7 milioni), per proseguire con «Reclining figure» (1982), monumentale bronzo di Henry Moore, firmato e numerato «Moore 4/9» con marchio di fonderia «Morris Singers Founders London», e l’olio e tempera su tela «Les paysans» (1971) di Marc Chagall, firmato due volte: in basso a destra e sul retro (1,6-2,2 milioni).

I due pezzi più importanti della vendita sono una delle 14 grandi (100,7x200,8 cm) tele di ninfee realizzate fra il 1915 e il ’20 da Monet: «Le bassin aux nymphéas» (1917-19), firmato sul recto e sul retro (26-43,5 milioni) e l’olio su tela «Coin de jardin avec papillons», dipinto da Vincent van Gogh fra maggio e giugno 1887 (stima a richiesta).

Non è da meno l’Evening sale del 12 novembre da Sotheby’s, dedicata ai 33 lotti della collezione privata intitolata «The triumph of color», stimata oltre 79 milioni di euro. Costituita nei decenni 1970-80, rappresenta uno degli esempi più qualitativi di opere dell’Impressionismo e Postimpressionismo ancora in mani private con lavori di Renoir, Matisse, Sisley, Pissarro, Cézanne, Le Corbusier, Signac, Léger, tre strepitosi Kandinskij e opere di fauve e di espressionisti tedeschi e altri. I tre Kandinskij coprono idealmente quattro decenni di attività.

«Zum Thema jüngstes Gericht», un olio del 1913, è opera unica del periodo di Murnau (1908-14) in cui Kandinskij è già avviato verso l’Astrattismo (19-30 milioni). Seguono «Le rond rouge», olio su tela di eccezionale formato (1939), che rispecchia l’esaltante decennio 1934-44 trascorso a Parigi (16-22 milioni) e un altro primo lavoro astratto, «Improvisation auf Mahagoni» del 1914 (13-17,5 milioni). Importanti anche le tre tele di Maurice de Vlaminck: «Paysage au bois mort» (10,5-15,6 milioni), «Pêcheur à Chatou» (8-12 milioni) e «Nu couché» (1,7-2,6 milioni), eseguite nel 1905-06 all’apogeo del Fauvisme, e gli esempi di Espressionismo tedesco di Alexej von Jawlensky, Max Pechstein, August Macke e Heinrich Campendonk.

A questo filone si collega l’ultimo dipinto in asta, estraneo alla collezione ma di eguale valore e dalla storia travagliata di opera d’arte razziata dai nazisti: «Dämmernde Stadt (Die Kleine Stadt II)», olio e pastello nero su tela di Egon Schiele, firmato e datato 1913 (10,5-15,6 milioni), in origine proprietà di Elsa Koditschek che l’acquistò nel 1928 e presente grazie all’accordo di restituzione fra gli attuali proprietari e gli eredi di Elsa Koditschek.

«Coin de jardin avec papillons», di van Gogh. © 2018 Christie's Images Ltd

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 09 novembre 2018 | © Riproduzione riservata

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