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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliEra stata annunciata lo scorso marzo, alla fine di giugno è stata annullata: la nuova fiera d’antiquariato, Sublime, che avrebbe dovuto fare concorrenza alla Biennale non si farà, almeno per ora, rinviata ufficialmente al prossimo anno.
La rassegna si sarebbe dovuta tenere, con cadenza biennale, a ottobre (quest’anno dal 14 al 21), in corrispondenza della Fiac, e accogliere il fior fiore dei mercanti d’arte in un padiglione temporaneo nei giardini dell’Hôtel des Invalides. All’origine del progetto, l’esperto di archeologia orientale e gallerista Christian Deydier, per una decina d’anni presidente del Syndicat National des Antiquaires (Sna) prima di esserne allontanato nel 2014, vicenda che ha poi avuto diversi strascichi legali. Deydier, liberato dai vincoli dell’Sna, intendeva riunire i mercanti «delusi» dalla Biennale.
A marzo aveva annunciato l’adesione di alcune celebri gallerie come De Jonckheere, Didier Claes e Xavier Eeckhout. Tre mesi dopo, però, ha gettato la spugna. La stampa transalpina ha parlato di difficoltà nell’ottenere una location. La place de la Concorde, troppo vicina al Grand Palais, era stata negata. Pare che anche il giardino dell’Hôtel des Invalides, indicato come location definitiva, creasse in realtà dei problemi. Fonti interne negano i problemi logistici. La nuova rassegna sarebbe piuttosto vittima delle «gelosie» e degli «antagonismi» intestini.
Per Deydier, la fiera Sublime non è sepolta, ma solo rinviata di un anno. In ogni caso la reazione dell’Sna è stata immediata: «Abbiamo sempre dubitato del progetto», ha scritto l’organizzazione in un comunicato. «La conferma del suo annullamento metterà fine a questo clima deleterio per il mercato francese dell’arte».
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Christian Deydier, ideatore di «Sublime». Foto di Luc Castel
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