«La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo: ma lui non lo sa e vola lo stesso». La celebre frase attribuita ad Albert Einstein, spesso richiamata quando si parla di resilienza e capacità di superare i limiti, torna oggi a ricordare quanto determinazione e volontà possano trasformare ciò che appare impossibile. È in questo spirito che, dal 1992, l’Organizzazione delle Nazione Unite promuove la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, che si celebra il 3 dicembre e pone al centro il tema dell’accessibilità culturale.
 

Per l’occasione, il Ministero della Cultura coordina un programma straordinario: oltre 1.100 iniziative tra istituzioni pubbliche e private aprono le porte con attività inclusive, trasformando il patrimonio nazionale in un terreno di incontro e partecipazione. Una mobilitazione diffusa che ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla cultura è un diritto inalienabile e solo un’esperienza condivisa, nutrita da molteplici percezioni, può davvero arricchire la collettività.

Da Nord a Sud l’Italia celebra questa giornata con un calendario di eventi che, per tutto il mese di dicembre, rende musei, palazzi storici e spazi culturali luoghi di scoperta inclusiva, grazie anche all’uso del digitale. Pur nella loro diversità, le iniziative condividono un obiettivo comune: rendere il patrimonio culturale accessibile attraverso strumenti, linguaggi e modalità pensati per esigenze sensoriali, cognitive e fisiche differenti. Ne segnaliamo alcune.

Il Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano conferma il proprio ruolo di apripista, garantendo ingresso gratuito alle persone con disabilità e ai loro accompagnatori (in linea con il DM 111/2016) e promuovendo progetti dedicati alla fruizione sensoriale e cognitiva, come «Museo per tutti» per i visitatori con disabilità intellettive e «Sentire l’arte» per persone sorde.

«CerAmicAbile» coinvolge le 58 città italiane della ceramica con atelier, laboratori e mostre che intrecciano arte e inclusione, valorizzando il dialogo con associazioni e comunità locali.

A partire dal Centro Italia, Roma diventa teatro di esperienze creative che uniscono narrazione, accessibilità e partecipazione. Il Museo delle Civiltà propone due giornate di attività: il 3 dicembre il laboratorio «Storie per avere cura», sviluppato con l’Aipd (Associazione Italiana Persone Down), invita famiglie e persone con sindrome di Down a trasformare emozioni e paure in fiabe ispirate agli oggetti del museo; il 4 dicembre «Corpi che guardano, mani che raccontano» unisce visita guidata e produzione collettiva di un collage esposto fino all’8 dicembre. L’accessibilità si arricchisce anche di strumenti digitali e tattili sviluppati con Spazio Geco e Destrategy.

Procedendo verso la Toscana, Firenze mette al centro l’esplorazione multisensoriale. Il Museo Archeologico apre con «L’arte è il tempo dei sensi», un percorso tattile per persone cieche o ipovedenti dedicato alle creature del mondo antico; la sera un’apertura straordinaria permette di toccare una replica perfetta della «Chimera», guidati da archeologi e restauratori. La Galleria dell’Accademia propone visite tattili e in LIS sui capolavori michelangioleschi, mentre il Museo del Bargello permette di «sentire» la storia scultorea del palazzo attraverso percorsi tattili dedicati.

Il viaggio dell’accessibilità prosegue in Campania, dove la Reggia di Caserta presenta E.LIS.A., un progetto multimediale innovativo che rende fruibili contenuti culturali in LIS e IS grazie a tecnologie audiovisive avanzate nella sala «Terra di Lavoro». Contestualmente vengono illustrati il nuovo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e un progetto sperimentale di mappe tattili del Parco Reale, sviluppato con l’Università di Varsavia: un approccio che integra accessibilità fisica, sensoriale e digitale.

A Bologna e nell’area metropolitana l’accessibilità diventa un impegno corale: dal 29 novembre al 14 dicembre si svolgono 31 iniziative tra visite tattili e LIS, concerti inclusivi, degustazioni sensoriali e laboratori creativi. Musei, fondazioni e istituzioni universitarie di 11 Comuni costruiscono una rete diffusa di partecipazione culturale.

Il percorso risaleal Nord, dove Milano combina tecnologia e narrazione immersiva. Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci presenta modelli 3D, tavole tattili e audiodescrizioni, oltre a una visita con interprete LIS dedicata al sottomarino «Enrico Toti». Le Gallerie d’Italia, infine, arricchiscono la proposta con un itinerario multisensoriale sulle opere dell’Ottocento, esplorate attraverso materiali, superfici e profumi. Le sedi di Milano, Napoli, Torino e Vicenza partecipano con attività dedicate alle diverse disabilità sensoriali, ampliando l’impatto nazionale del progetto.

Così, città dopo città, queste iniziative compongono un mosaico coerente che riflette un impegno condiviso: fare della cultura un luogo di incontro, accesso e uguaglianza. La Giornata internazionale delle persone con disabilità diventa un ponte simbolico e concreto tra accessibilità, conoscenza e pluralità di percezioni; un invito a riconoscere che la cultura si nutre di sguardi diversi. E se la scienza moderna ha dimostrato che il calabrone vola proprio grazie alla sua conformazione, allora ci ricorda che la diversità non è un limite, ma una forza che permette alla società di sollevarsi più in alto.