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Interno della Galleria Bper a Modena

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Interno della Galleria Bper a Modena

Si chiama La Galleria ma è una banca che colleziona l’arte

Sabrina Bianchi racconta le strategie che la Banca Bper ha voluto mettere in atto creando nel 2017 la propria Galleria estesa a ogni città in cui opera

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Elena Correggia

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Conta all’attivo 10mila opere inventariate, di cui 2.500 circa di alto valore storico artistico, 18 mostre organizzate dal 2017, una «pinacoteca» a Modena a cui si sono affiancate altre tre sedi espositive negli ultimi anni: a Brescia, Genova e Milano. Non si tratta di un nuovo museo, bensì della collezione corporate La Galleria Bper Banca. Una realtà che è cresciuta nel tempo, non solo per l’asset patrimoniale custodito, del valore di diverse decine di milioni di euro, ma anche per la volontà di condividere i suoi tesori con il pubblico, stimolando la diffusione di idee e di cultura.

«La collezione nasce negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando l’allora Banca popolare di Modena, diventata poi BperBanca, acquistò il nucleo fondante della raccolta, inizialmente per decorare con opere pittoriche le sale di rappresentanza all’epoca visibili a pochi, spiega Sabrina Bianchi, responsabile del Brand e Marketing Communication e del Patrimonio culturale di Bper. Questa parte è composta da esponenti della scuola emiliana dal Quattrocento al Settecento e fra i nomi più significativi possiamo citare Correggio, Guercino, Annibale Carracci, Guido Reni, Lanfranco, Elisabetta Sirani. Poi negli anni sono confluiti anche i nuclei collezionistici delle banche territoriali annesse a Bper, che rispecchiano la cultura locale: dal Banco di Sardegna opere di pittori sardi del Novecento e importanti lavori di Sironi a cui abbiamo dedicato una mostra nel 2023; dalla Banca di Campania possiamo citare il Seicento con Luca Giordano e Salvator Rosa ma anche l’Ottocento napoletano; dalla Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila fondi oro come l’opera del Maestro dei Polittici Crivelleschi; dalla Cassa di Risparmio di Ferrara opere di Tiziano e Manetti; dall’acquisizione di un ramo d’azienda di Ubi Banca un nucleo lombardo con Ceruti, Foppa, Romanino; e da Carige opere che spaziano da Strozzi e Assereto ad Hayez e Boldini. Non mancano poi testimonianze del Novecento con esponenti come Ligabue, Accardi, Schifano, de Chirico e de Pisis. Oggi la collezione La Galleria Bper è a tutti gli effetti una corporate collection dal respiro nazionale».
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Per questa ricca e variegata raccolta la svolta avviene nel 2017, quando Bper inaugura a Modena La Galleria, «un marchio» oltre che uno spazio espositivo, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio artistico e archivistico della banca. «Con questo progetto abbiamo voluto sposare il concetto di responsabilità sociale di impresa, perseguendo quattro obiettivi: tutelare, conservare, valorizzare e rendere fruibile la collezione in un’ottica di restituzione e condivisione con la società e il territorio, continua Bianchi. Anche se il patrimonio di cui disponiamo era già ben organizzato, abbiamo effettuato una ricognizione facendoci affiancare dagli esperti di Open Care per conoscere lo stato della collezione e le possibili strategie per tutelarla ancora meglio».

Le opere sono state inventariate, valutato lo stato di conservazione e il valore economico e tutta la documentazione è stata digitalizzata in una piattaforma per facilitare la gestione e l’accesso alle informazioni. Le opere sono oggi visibili a rotazione in mostre temporanee non solo nella pinacoteca di via Scudari a Modena, ma anche nelle sedi di Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia, nella ex sede direzionale Carige a Genova e nella Banca Private Cesare Ponti di piazza Duomo a Milano.

«Il 2023 è stato un anno record per le mostre con oltre 13mila visitatori nei giorni di apertura. L’ingresso è gratuito così come le visite guidate che si affiancano a quelle didattiche per le scuole, aggiunge la manager. Non vogliamo sostituirci all’offerta delle istituzioni pubbliche bensì affiancarci per dare qualcosa in più. Crediamo molto in tal senso nell’attività di prestito delle opere a realtà sia pubbliche che private (quando la proposta espositiva risulta valida). In generale poi l’allestimento delle nostre mostre, oltre alla qualità del progetto scientifico, vuole sempre trasmettere un contenuto su cui riflettere, inerente alla società, al mondo che ci circonda».

Per esempio, fra le prossime esposizioni in programma presso La Galleria di Modena, dal 4 aprile al 30 giugno «L’incanto del vero», a cura di Lucia Peruzzi, esplorerà il tema della natura morta attraverso le opere della collezione. Ma lo farà riflettendo anche su aspetti inediti del rapporto con la natura grazie ad approfondimenti su botanica, cibo e alimentazione.

La Galleria Bper, che è spesso presente a fiere e mostre mercato, non dimentica infine la scena contemporanea: «Le acquisizioni così come le mostre si concentrano su lavori che sappiano veicolare tematiche attuali, che toccano la collettività. Penso all’opera di Stefania Galegati, “Isola #49”, che ha ricevuto il Bper Prizeda noi istituito ad Arte Fiera di Bologna, incentrata sul tema della parità di genere, oppure all’esposizione delle opere di Fabrizio Dusi, “All that glitters is not gold”, nel 2023 alla Banca Cesare Ponti di Milano, che ruotavano intorno al concetto di comunicazione e che abbiamo poi acquisito per arricchire la collezione», conclude Sabrina Bianchi.

Leggi anche:
Le mostre di Bper Banca a Modena, Brescia, Genova e Milano

Elena Correggia, 29 marzo 2024 | © Riproduzione riservata

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