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Flavia Foradini
Leggi i suoi articoliNel mondo delle arti, il nome di Ronald Lauder è legato al collezionismo di segmento alto, focalizzato in particolare sulla produzione europea tra XIX e XX secolo. Le origini della sua famiglia sono del resto strettamente legate all’Europa centrale, in particolare all’impero austro-ungarico, da cui i suoi avi emigrarono verso gli Stati Uniti a fine Ottocento. Alla madre Estée si deve la creazione dell’impero commerciale che ha preso il suo nome e in cui anche Ronald Lauder, classe 1944, fece carriera dalla metà degli anni ’60, prima di dedicarsi alla politica in area repubblicana.
Fu il presidente americano Ronald Reagan a nominarlo ambasciatore in Austria dal 1986 al 1987, proprio gli anni in cui cominciava ad affiorare il tema delle razzie naziste e delle restituzioni. Dal 2007 presidente del Congresso Mondiale Ebraico, ha al suo attivo anche attività filantropiche e culturali, fra cui la Ronald S. Lauder Foundation (impegnata dal 1987 a ricostruire la vita ebraica in Europa Centrale e ad arginare la risorgenza dell’antisemitismo) e la Lauder Business School, fondata a Vienna nel 2003.
Nel 2001 ha dato vita a New York alla Neue Galerie, dove espone arte austriaca e tedesca attorno al 1900. La sua collezione di Schiele è una delle maggiori al di fuori dell’Austria e nel 2006 fu lui ad acquistare per 135 milioni di dollari (record per allora) il ritratto di Adele Bloch-Bauer I su fondo oro, parte di 5 opere di Gustav Klimt che il Belvedere di Vienna dovette restituire dopo una causa milionaria.
Lauder, che si dice da sempre affascinato dal mondo delle armi del Vecchio Continente, iniziò quasi mezzo secolo fa anche una collezione di armi e armature antiche, dalla quale ha ora donato al Metropolitan Museum 91 pezzi del Medioevo e Rinascimento europeo. La donazione, la più ingente ricevuta dal Met da 80 anni (insieme a un non meglio quantificato «supporto finanziario»), ha fatto sì che la sezione espositiva sia stata rinominata Ronald S. Lauder Galleries of Arms and Armor.
Fra i pezzi più notevoli figurano un’armatura toscana del XVII secolo e un’armatura seicentesca, pezzo unico creato nelle officine reali britanniche di corte a Greenwich come dono per il duca di Brunswick, che ha potuto essere riunita al paio di guantoni che originariamente ne facevano parte e già di proprietà del Met dal 1913. Sarà in mostra fino a tarda primavera.

Ronald Lauder

Armatura realizzata per il duca di Brunswick nel 1610-13 ca (particolare). Foto Hulya Kolabas
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