Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Un’immagine del Princeton University Art Museum

Foto: Richard Barnes. Courtesy The Museum

Image

Un’immagine del Princeton University Art Museum

Foto: Richard Barnes. Courtesy The Museum

La nuova casa del Princeton University Art Museum è firmata da David Adjaye

Durerà 24 ore la cerimonia di inaugurazione del prossimo 31 ottobre, per una collezione che è antecedente alla stessa fondazione degli Stati Uniti d’America

Roberto Mercuzio

Leggi i suoi articoli

Una celebre collezione d’arte, che si può dire antecedente alla fondazione degli Stati Uniti, cambia casa tra qualche giorno, da una dimora tradizionale a una «residenza» nuova fiammante: la nuova sede del Princeton University Art Museum nel New Jersey, progettata dall’architetto ghanese-britannico David Adjaye, inaugura il 31 ottobre con una celebrazione di 24 ore.

La storia della collezione risale al 1750, quando la scuola era chiamata College of New Jersey, ma le sue prime opere d’arte andarono distrutte nella battaglia di Princeton durante la Guerra d’indipendenza americana nel 1777. Il college ricominciò presto a collezionare arte ma, incredibilmente, un incendio distrusse quasi tutto di nuovo un quarto di secolo dopo. Oggi la collezione, che abbraccia tutto il mondo, comprende circa 117mila oggetti, dall’antico al contemporaneo.

Il nuovo museo, con una superficie di 13.500 metri quadrati, raddoppia le dimensioni della struttura precedente e quadruplica lo spazio espositivo. L’Università non ha reso noto il budget per la costruzione, ma si sa che un’altra istituzione artistica progettata da Adjaye, lo Studio Museum di Harlem, di 7.600 metri quadrati, che aprirà il 15 novembre, è costata 175 milioni di dollari. Quindi, ipotizzando un costo simile di circa 2mila dollari al metro quadrato, il progetto di Princeton potrebbe essere costato fino a 300 milioni di dollari.

Princeton ha assunto Adjaye nel 2018, circa cinque anni prima che tre ex dipendenti lo accusassero di molestie, violenza sessuale e abusi all’interno del suo studio. L’Università ha prontamente «preso le distanze» dall’archistar, ma a quel punto il progetto era già in gran parte completato e l’architetto esecutivo Cooper Robertson ha potuto portare a termine il progetto. Il periodico di settore «Architectural Record» ha già definito quello di Princeton «uno dei musei più suggestivi costruiti negli ultimi decenni».

Il progetto del nuovo museo si basa su nove padiglioni interconnessi: sette sono dedicati alle gallerie, uno agli studi di conservazione e uno alla biblioteca di ricerca sulle belle arti della scuola. Complessivamente, la superficie degli spazi espositivi della galleria è di circa 7.400 metri quadrati. Le gallerie variano in dimensioni da quelle più intime, di soli 13 metri quadrati, a quelle monumentali, di poco inferiori ai 370 metri quadrati; le gallerie più grandi hanno soffitti alti 5,5 metri.

La grande sala centrale è caratterizzata da imponenti archi rampanti ed è l'unica sala a tripla altezza del museo; questo spazio flessibile può ospitare fino a 265 persone e le finestre offrono una vista sugli scaffali espositivi delle gallerie al piano superiore.

Roberto Mercuzio, 23 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Le collezioni tornano accessibili al pubblico grazie alla valorizzazione delle sale espositive e ad altri interventi funzionali apportati all’edificio

La grande chiesa, lunga 68 metri e larga 29, corredata di edifici annessi e circondata da vari mausolei, è databile tra gli anni Trenta e Quaranta del IV secolo. Autori del ritrovamento, due docenti dell’Università di Tor Vergata

Nella seconda campata dell’edificio, inoltre, sono riemerse scene delle Storie di san Rocco

Nel decreto in questione sono previsti 229 interventi. Con un altro decreto, il Dicastero investe 20 milioni per la promozione all’estero della lingua e della cultura italiane

La nuova casa del Princeton University Art Museum è firmata da David Adjaye | Roberto Mercuzio

La nuova casa del Princeton University Art Museum è firmata da David Adjaye | Roberto Mercuzio