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Emilio Isgrò. Foto: Lorenzo Palmieri

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Emilio Isgrò. Foto: Lorenzo Palmieri

La libertà nella clausura | EMILIO ISGRÒ

Le voci degli artisti nel coprifuoco da coronavirus

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

«Un artista è così abituato all’isolamento e alla solitudine (perché è nella solitudine che si crea) che questo isolamento aggiuntivo non gli fa paura. Con l’estensione di tale solitudine a tutti, anzi, si potrebbe dire che la condizione umana si è equiparata a quella degli artisti. Da soli, poi, non ci si dovrebbe annoiare, perché ciò che si perde in socialità si guadagna in possibilità di riflettere, di pensare. Ma non posso non essere addolorato pensando a chi ha una casa troppo piccola per poterlo fare o, addirittura, a chi una casa non l’ha affatto. E credo che noi artisti non possiamo che partecipare a questa tragedia collettiva, nel segno di quella fraternità umana che si sta finalmente riscoprendo.

Quanto a me, lavoro come sempre: continuo a creare, a pensare, a riflettere. Sto progettando opere per una mostra che avevo in cantiere a New York, per ora rimandata, e per un grande progetto per Brescia nel 2021, ma sto preparando anche un nuovo progetto per un museo straniero.

Che cosa accadrà? Dopo la seconda guerra mondiale Theodor Adorno disse che, dopo Auschwitz, scrivere poesie (o dipingere un quadro, aggiungo io) sarebbe stato un atto barbaro. Invece l’arte non è finita, perché la vita umana continua, con tutta la sua carica di creatività. Ciò che penso, però, è che nulla sarà più come prima, proprio come accade dopo una guerra. Perché questa è la terza guerra mondiale.

Mi auguro che ora, finalmente, torneremo a un’arte “umana”, dopo aver costruito un’arte disumana in nome di una logica economica che ha ormai passato il segno della tollerabilità. Forse è importante tornare a dire non “quanto costa”, ma “quanto vale” un’opera d’arte.

Abbiamo creato un mondo fondato sulla legge del più forte ma oggi, purtroppo, il più forte è il morbo. Anche se penso che a noi artisti tocchi il compito di alzare un inno alla vita, anche nei disastri».
 

Ada Masoero, 01 aprile 2020 | © Riproduzione riservata

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