Il Musée Yves Saint Laurent di Parigi, al numero 5 di avenue Marceau, ha chiuso al pubblico da ieri, lunedì 5 maggio 2025 per riaprire ad autunno 2027. Inaugurato nel 2017, per la prima volta nella sua storia avvia un'importante fase di ristrutturazione, volta a ripensare gli spazi di accoglienza e le attività didattiche e di conservazione. Se la facciata storica dell’edificio, che un tempo ospitava la maison di couture, rimarrà invariata, l’interno sarà invece profondamente modificato. 

L’obiettivo dichiarato è ambizioso: «Raddoppiare la superficie degli spazi aperti al pubblico». Il museo intende così migliorare l’accoglienza dei visitatori, offrendo al contempo un accesso privilegiato ai luoghi emblematici dell’edificio. È il caso dell’ufficio del mecenate Pierre Bergé, cofondatore della maison, che sarà integrato nel percorso di visita. Verrà inoltre creato un Centro di documentazione e ricerca per garantire la conservazione e la valorizzazione degli archivi relativi a Yves Saint Laurent e Pierre Bergé. Offrirà un accesso controllato a un fondo costituito da documenti raccolti dalla Fondazione e poi dal museo, destinati a ricercatori, storici, studenti e professionisti del settore.

La chiusura del museo parigino non comporta l’interruzione delle sue attività. Infatti, durante questi due anni di lavori, l’istituzione proseguirà le sue attività attraverso una programmazione fuori sede. Un primo progetto è già stato annunciato: la mostra intitolata «Yves Saint Laurent e la fotografia» sarà presentata ai Rencontres d’Arles a partire dal prossimo 7 luglio. Ideata da Simon Baker, direttore della Maison Européenne de la Photographie (Mep) di Parigi, in collaborazione con Elsa Janssen, direttrice del Musée Yves Saint Laurent Paris, esplorerà i legami tra lo stilista e i grandi fotografi del XX secolo.