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Dimitri Cosme
Leggi i suoi articoliLa pala barocca di Sant’Anna della Chiesa di Saint-Derrien, emblema dell’arte religiosa bretone, sarà restaurata grazie al sostegno finanziario (800mila euro) di Artémis, holding familiare dell’imprenditore François Pinault. Il miliardario bretone intende così sostenere la candidatura degli «enclos paroissiaux», i recinti parrocchiali del Finistère all'iscrizione nel Patrimonio mondiale dell’Unesco. Dal 2022 il dipartimento del Finistère sta infatti conducendo una vasta campagna di valorizzazione di questi singolari complessi architettonici che riuniscono in un unico luogo chiesa, ossario, calvario e muro di cinta. Legato alle sue radici bretoni, Pinault ha dichiarato a questo proposito: «La Cappella di Sant’Anna di Commana è uno dei gioielli dell'arte degli enclos del Finistère» e con il suo restauro spera che possa «assumere il posto che le spetta tra gli enclos candidati all'iscrizione nel Patrimonio mondiale».
Situata nel cuore dei Monti d'Arrée, Commana offre infatti un esempio straordinario di recinto parrocchiale tipico del Pays de Léon, nella bassa Bretagna. La sua architettura testimonia la straordinaria vitalità artistica della regione nel Cinque e Seicento, una ricchezza che la Bretagna cerca oggi di far riconoscere a livello internazionale. La candidatura dei recinti parrocchiali ha già superato diverse tappe decisive. A marzo 2024 sono stati iscritti nella lista indicativa dei beni francesi. Poi, a gennaio 2025, il Comitato francese per il patrimonio mondiale ha ufficialmente riconosciuto il loro «Valore universale eccezionale». Si apre ora una nuova fase: l'elaborazione di un dossier, che sarà sottoposto al Comitato, prima della validazione finale da parte del Presidente della Repubblica, unico autorizzato ad autorizzare la presentazione ufficiale della candidatura all'Unesco.
È in questo contesto che si inserisce il restauro del retablo di Sant’Anna, capolavoro barocco situato nel transetto nord della Chiesa di Saint-Derrien. I lavori dovrebbero durare due anni. Imponente per le sue dimensioni (circa 8 metri di altezza per 6,20 di larghezza), la pala d'altare, realizzata nel 1682, è una delle più monumentali della regione. La sua origine rimane tuttavia avvolta nel mistero. Esistono due ipotesi. La prima, secondo la leggenda, narra che gli abitanti di Commana lo avrebbero offerto come risarcimento per gli oltraggi commessi contro uno dei loro antichi rettori, Yves Croguennec, aggredito il 7 luglio 1675 e accusato ingiustamente di nascondere la gabella, l’imposta sul sale. Più plausibile è la seconda, che attribuisce la commissione del polittico al rettore Yves Messager e al signore Gabriel de Bouvans. Quest’ultimo lo avrebbe finanziato, forse per espiare un omicidio mai chiarito.

Il retablo di Sant’Anna nella Chiesa di Saint-Derrien a Commana, in Bretagna
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