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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliRicordiamo qualche nome: Henry Wyndham, Cheyenne Westphal, Melanie Clore, Alex Rotter, David Norman tra gli altri, tutti passati alla concorrenza o in procinto di farlo o di mettersi in proprio, utilizzando il proprio collaudato know-how di relazioni. A questo proposito l’autore cita un mercante: «Hanno sradicato un intero bosco di ottimi alberi come se non avessero abbastanza legna da ardere». L’articolo mette questo esodo in relazione causale con due fattori.
Uno è l’acquisizione, risalente allo scorso gennaio, di Art Agency, Partners, la società di Allan Schwartzman, Adam Chinn e l’ex esperta di Christie’s Amy Cappellazzo (da anni advisor di Daniel Loeb, l’azionista di rilievo che ha fatto la voce grossa in Sotheby’s negli ultimi anni e che ha causato le dimissioni di Alfred Taubman), per complessivi 85 milioni di dollari. L’altro è l’annuncio di un vasto programma di dimissioni volontarie, «un programma che potrebbe avere attratto non soltanto le persone per cui era stato concepito», dice Jenkins. Nel frattempo, il prezzo delle azioni di Sotheby’s è passato dai 45 dollari di quando Loeb nel 2014 ha acquistato il suo pacchetto azionario a un minimo di 18 dollari a una quotazione attuale risalita al momento di andare in stampa a 36 dollari.
A questo punto qualcuno si dimostra ottimista, come il navigatissimo Simon de Pury, che a Jenkins dichiara che Sotheby’s «è passata attraverso una tempesta e quelli che hanno aspettato in maggio avranno eccitanti opportunità quando le acque si saranno calmate». Ma è lo stesso autore dell’articolo che si mette nei panni di Daniel Loeb (che tra l’altro è nipote di Ruth Handler, la creatrice di Barbie): «Sapeva in che cosa si sarebbe cacciato? L’ha sorpreso il contraccolpo causato dalla sua assunzione di Amy Cappellazzo? Quanto è rimasto turbato dal crollo del valore azionario? [...] Di una cosa possiamo stare sicuri: Loeb non ha assunto il controllo per ragioni sentimentali. “L’unica cosa che mi interessa”, ha detto, “è guadagnare denaro per i miei investitori”. Che stanno ancora aspettando».
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