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Vittorio Bertello
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Nel comune di Pula (Ca), recenti studi condotti con l’ausilio del carbonio 14 su reperti ossei nel sito archeologico dell’antica città di Nora ne hanno retrodatato l’insediamento. I dati preliminari indicano che la città fenicia potrebbe essere stata fondata tra l’820 e il 750 a.C., un secolo prima di quanto finora creduto e in linea con quanto riportato dallo storico greco Pausania nel II secolo d.C.: secondo lo studioso, Nora era la città più antica dell’isola.
Le ossa analizzate, che erano state cremate, hanno fornito una testimonianza rilevante per la datazione. Jacopo Bonetto, professore ordinario di Archeologia Classica presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova, ha spiegato che la scoperta, seppur da confermare, è molto verosimile, rendendo coerenti le altre datazioni, come quella dell’insediamento di Portoscuso e della cosiddetta Stele di Nora, conservata al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
La Stele di Nora. Cagliari, Museo Archeologico Nazionale. Foto tratta da Wikipedia. Foto: Olaf Tausch | CC BY 3.0
Questa stele è un blocco in pietra arenaria recante un’iscrizione che la maggioranza degli studiosi ritiene eseguita in alfabeto fenicio. Fu rinvenuta nel 1773 da Giacinto Hintz, professore di Sacra Scrittura, Lingua ebraica e Lingue orientali all’Università di Cagliari, inglobata in un muretto a secco di una struttura appartenente all’Ordine di Santa Maria della Mercede, in prossimità dell'abside della Chiesa di Sant’Efisio, proprio a Pula.
Queste scoperte sono il risultato di un approccio moderno alla ricerca archeologica, che integra metodi tradizionali con analisi scientifiche interdisciplinari. Un lavoro reso possibile dalla sinergia tra il Comune di Pula, la Fondazione Pula Cultura e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e del Sud Sardegna.
Il sindaco di Pula, Walter Cabasino, esprimendo grande soddisfazione, ha sottolineato il contributo di cinque Università che ogni anno partecipano attivamente alle campagne di scavo, con un ringraziamento particolare per lo staff del professor Bonetto. Anche l’assessora alla Cultura, Manuela Serra, ha espresso la sua gioia per queste novità, ribadendo l’importanza degli investimenti nella cultura e nell’archeologia, che consentono di dare un posto di rilievo, ancora maggiore, a un territorio che già gode di un grande prestigio artistico.
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