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Redazione
Leggi i suoi articoliDal 5 al 22 dicembre Catawiki mette in scena una delle sue aste più ampie e narrative: oltre duecento opere che attraversano secoli di immaginario, dalla pittura antica al secondo Novecento, dalla fotografia iconica alle ricerche emergenti provenienti direttamente dagli studi degli artisti. È un percorso ricco ed eterogeneo quello costruito nel catalogo e che compone un vero atlante della visione, una narrazione fatta di corrispondenze, tensioni e rimandi. La sezione CLASSIC and MODERN si apre come una stanza di memoria stratificata. L’esperta Caterina Maffeis la definisce «una selezione accurata di Dipinti Antichi e del XIX Secolo con grandi maestri dell'arte italiana come De Nittis, Segantini, Fattori, Giovanni Giacomo Sementi e Benedetto Luti, insieme a raffinate opere delle scuole fiamminga, francese, tedesca e spagnola, [che] rende questa asta un appuntamento imperdibile per collezionisti e appassionati». Ed è proprio questo senso di risonanza che emerge dinanzi ai fiori smaltati di Hieronymus Galle (stima: 35mila-45mila euro) o alla luminosità sospesa di «Controluce» di Giuseppe De Nittis (stima: 60mila-80mila euro), un’opera che sembra muoversi fra impressione e introspezione. Le pagine pittoriche di Giovanni Fattori («Manovra di Cavalleggeri»; stima: 30mila-40mila euro) riportano alla concretezza della storia, mentre Carlo Maratti («Madonna con libro»; stima: 15mila-20mila euro), Pellizza da Volpedo («Autoritratto; stima: 8mila-9mila euro) e le scuole seicentesche e settecentesche italiane aggiungono strati di devozione, ritrattistica e narrazioni quotidiane. Il risultato è un insieme coerente pur nella diversità, in cui ogni opera porta con sé un ritmo e una temperatura emotiva differenti.
Giuseppe De Nittis, «Controluce». Courtesy of Catawiki
Joseph Hickel, «Medea». Courtesy of Catawiki
Il passaggio alle ricerche del dopoguerra e della contemporaneità, nella sezione POST WAR and CONTEMPORARY, introduce un cambio di frequenza, come se la visione si accendesse all’improvviso. «La sezione dedicata all’arte del dopoguerra e contemporanea propone una selezione accurata, pensata sia per i collezionisti esperti quanto per chi desidera avvicinarsi ai grandi protagonisti del secondo Novecento. Tra i lotti di rilievo figurano l’affiche del 1988 firmata da Jean-Michel Basquiat, opere significative di Mario Schifano, un raffinato olio di Salvo, le carte colorate di Piero Dorazio e Il fiume misterioso di Giorgio de Chirico. Completano la proposta lavori di Turi Simeti, Achille Perilli e incursioni nel contemporaneo pop con Takashi Murakami e Mr. Brainwash. Una selezione che valorizza l’eredità dei maestri e offre al pubblico opere di qualità, capaci di dialogare con diverse sensibilità collezionistiche», afferma Giulia Couzzi, che si è occupata di questa selezione. Il nome di Basquiat, anche nella forma più libera di un’affiche firmata («Supercomb»; stima: 8mila-10mila euro), impone un’energia brutale, urbana, immediata. Schifano appare in più momenti del suo percorso, dal gesto radioso degli anni Sessanta («Senza titolo»; stima: 8mila-10mila euro) fino alla stratificazione materica degli anni Ottanta («Senza titolo»; stima: 15mila-17mila euro), mentre Antonio Bueno («Eveline-Maternità»; stima: 70mila-80mila euro), introduce un registro più intimo, quasi sacrale. De Chirico sembra osservare tutto dall’alto, riportando la composizione verso uno spazio metafisico («Il Fiume Misterioso»; stima: 25mila-35mila euro), mentre Dorazio, Aubertin, Matta, Appel e Simeti (di quest’ultimo è il notevole dipinto «Composizione bianca», del 1980 stimato tra 35mila e 45mila euro) costruiscono un paesaggio che pullula di segni, monocromie, estroflessioni, dinamiche optical e tensioni pop globali. È una sezione fatta di spigoli e aperture, che sembra interrogare costantemente il modo in cui le immagini sopravvivono al loro tempo.
Jean-Michel Basquiat, «Supercomb». Courtesy of Catawiki
Giorgio De Chirico, «Il Fiume Misterioso». Courtesy of Catawiki
Il viaggio prosegue nella dimensione dei multipli, con PRINTS and MULTIPLES, un territorio che Silvia Possanza descrive come «un racconto dove ogni opera diventa una tappa di un viaggio attraverso la Grafica ed i Multipli del Novecento ed oltre. Pistoletto dialoga con Schifano, Miró si affianca a Dalí e De Chirico, mentre le ceramiche di Picasso e le estroflessioni di Castellani incontrano la leggerezza di Calder e la potenza segnica di Saura». Quella dei multipli non è soltanto una «questione di tirature», ma di diffusione poetica a costi meno proibitivi: un Dalí che rilegge il Surrealismo attraverso la litografia («Un Couple aux Tetes pleines de Nuages»; stima: 7mila-8mila euro), un Picasso che porta la scultura all’interno della quotidianità domestica con le ceramiche Madoura («Visage»; stima: 3.500-4mila euro), un Hockney che riattraversa la storia dell’arte in chiave contemporanea («Omaggio a Michelangelo»; stima: 10mila-13mila euro). Tutto si muove in un equilibrio mobile, come se il Novecento intero fosse ripensato attraverso superfici stampate, deformate, reinterpretate.
Salvador Dali, «Un Couple aux Tetes pleines de Nuages». Courtesy of Catawiki
David Hockney, «Omaggio a Michelangelo». Courtesy of Catawiki
L’ingresso in PHOTOGRAPHY, produce un effetto di brusca concretezza, come se all’improvviso l’aria cambiasse. «L’asta presenta una raffinata selezione di opere di alcuni tra i più significativi autori della fotografia internazionale del secondo dopoguerra, da Henri Cartier-Bresson a Willy Ronis ed Erwin Olaf. Particolare attenzione è dedicata ai maestri italiani, con una curata scelta di lavori firmati da Mario Giacomelli, Michele Zaza, Ferruccio Ferroni e Franco Fontana», sottolinea Elena Vaninetti. Giacomelli è presenza forte, quasi una voce che ritorna: la dolcezza inquieta dei ritratti, il lirismo di «Fiorella il giorno della Comunione» (stima: 3mila-3.500 euro), la riflessione di «Presa di coscienza sulla natura» (stima: 2mila-2.500 euro), i frammenti della «Spoon River» (stima: 1.300-1.600 euro). Zaza ne riprende il senso dell’interiorità attraverso performance visive («Ritratto finale»; stima: 3mila-3.500 euro), Ferroni lo contrappunta con una poesia del reale («Mediterranea»; stima: 1.800-2.200 euro), mentre Fontana trasfigura la percezione con le sue astrazioni cromatiche («America»; stima: 500-600 euro). Attorno, Cartier-Bresson, Ronis e Kenna restituiscono il respiro cosmopolita della fotografia di strada, dell’indagine sul paesaggio, della geometria come forma del pensiero.
Mario Giacomelli, «Fiorella il giorno della Comunione». Courtesy of Catawiki
Franco Fontana, «America». Courtesy of Catawiki
La chiusura dell’asta, DIRECT FROM THE ARTISTS, si muove verso il presente più prossimo, quello degli artisti che lavorano fuori dalle gallerie, in spazi autonomi, spesso in dialogo diretto con la propria comunità. «Una selezione di opere - in particolare lavori recenti e di grande formato - provenienti direttamente dagli studi di affermati artisti italiani ed europei. Il concept si fonda sulla capacità delle opere di reinterpretare i grandi temi dell’arte di ogni epoca in chiave moderna e contemporanea. Il percorso estetico accompagna l’osservatore attraverso linguaggi diversi: dai lucidi accenti iperrealisti di Francien Krieg, all’astratto concreto di Jacopo Mattia Alegiani, fino alle distorsioni formali di Vladinsky. Un’asta dai prezzi accessibili, pensata per un pubblico trasversale: collezionisti esperti, ma anche neofiti del mondo dell’arte», spiega l’esperto Egidio Emiliano Bianco. Qui emerge un’energia diversa, meno istituzionale e più umana: il realismo intimo e corporeo di Krieg («Daydream»; stima: 4.200-5mila euro e «Tenderness»; stima: 3mila-3.600 euro), le tensioni civili di Buglisi («Celerino»; stima: 4mila-4.800 euro e «Fides»; dittico stimato tra 4mila e 4.800 euro), le luminosità astratte di Jacopo Mattia Alegiani («Pro > 8»; stima: 6mila-7.200 euro e «Light on Black»; stima: 3mila-3.600 euro) , il lirismo narrativo di Borelli, le atmosfere sospese di Trapanese («San Matteo e l’angelo»; stima: 10mila-12mila euro) e l’iperrealismo di Pili («Impressions No.29»; stima: 3mila-3.600 euro). La grande asta «di Natale» di Catawiki, in un periodo, quello prefestivo, che stimola entusiasmo e desiderio di acquisto, si configura così come un territorio fluido in cui antico e contemporaneo non sono opposti ma capitoli di un’unica grande narrazione sempre in divenire.
Francien Krieg, «Daydream». Courtesy of Catawiki
Andrea Buglisi, «Celerino». Courtesy of Catawiki
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