Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Redazione
Leggi i suoi articoliNato a La Spezia nel 1967, architetto specializzato nella progettazione di spazi pubblici, fotografo, paesaggista, urbanista e artista con la passione per la pittura e il disegno, Carlo Alberto Cozzani è il primo artista italiano in residenza a Zhuhai, città cinese di due milioni di abitanti, affacciata sul Golfo delle Perle. Le opere frutto di questo soggiorno saranno esposte il prossimo luglio nel museo cittadino in una mostra curata da Paolo Asti. Dopo avere scattato migliaia di fotografie a Zhuhai, l’artista ne ha scelte alcune da modificare digitalmente. Una volta stampate, poi, i soggetti contenuti si mescolano agli impasti di colore e a una pittura gestuale fatta di oli, acrilici e materiali di recupero dando forma a vaporose stratificazioni. «È un progetto che sa cogliere e rappresentare l’identità di una popolazione, la morfologia del territorio, la bellezza della natura e di un golfo, ma anche la grande modernità, che in questo caso, caratterizza il luogo ospitante la mostra. Ma la Cina, con cui le istituzioni italiane quest’anno celebrano con eventi il settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo, non è solo un paese in cui la modernità si evince a ogni passo, è anche custode di grandi tradizioni, per questo il lavoro di ricerca comprende anche l’utilizzo di un’antologia di liriche scritte tra il 1753 e il 1278 a.C. come elemento di unione tra passato e presente, tra cultura millenaria e ciò che è più contemporaneo», spiega Paolo Asti.
Alcune delle opere in mostra, ispirate al paesaggio e al mare di Zhuhai, saranno affiancate da liriche tratte da un’antica antologia di poesia cinese comprese tra il 1753 a.C. e 1278 d.C. tra cui il Libro delle Odi (1753- 600 a. C.) e la dinastia dei T’Ang (618 -905 d.C.), età dell’oro della poesia e pittura cinesi. « Questa visione d’insieme di poesia e pittura cercherà di esprimere il patrimonio delle esperienze umane in un concentrato di spiritualità che, composto di ciò che metaforicamente possiamo paragonare a singole gocce d’acqua, una dopo l’altra ci rivelano un grande mare, se non un oceano, di cui il Golfo, dove si specchia la città di Zhuhai, custodisce le perle della tradizione popolare. Oltre al paesaggio e alla natura, che rappresentano il nucleo centrale di opere della mostra, ve ne saranno altre dedicate alle donne, agli uomini, ai giovani come agli anziani e più in generale alla popolazione immortalate in momenti di svago, festa, divertimento e lavoro, così come la vita di ogni essere umano si manifesta giorno dopo giorno. L’espressione artistica, del resto, altro non è che il medium tra la nostra vita e quella degli altri, rappresentando e svelando, gli uni agli altri, ciò che sentiamo e ciò che siamo», conclude il curatore.
Altri articoli dell'autore
L’esposizione segna il primo passo di un percorso congiunto che intende ridefinire il ruolo del museo torinese come luogo di confronto tra discipline
In esposizione oltre cinquecento oggetti tra storyboard, disegni, fotografie e taccuini firmati da più di trenta autori che hanno fatto la storia del cinema
Nel contesto del CIAD 05, che trasforma il centro storico del Cairo in un museo diffuso con oltre 160 artisti da tutto il mondo, la mostra di Valentini rappresenta un gesto di connessione tra memoria europea e tradizione egizia
L’imprenditrice e collezionista guiderà per il prossimo triennio anche l’assemblea dei soci e il CdA. Un segno di continuità nel percorso di crescita, apertura e innovazione intrapreso in questi ultimi anni dal Museo d’Arte Contemporanea alle porte di Torino



