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Particolare della raffigurazione della Madonna del Rosario nel polittico di Oddone Pascale conservato a Saluzzo, nella Chiesa di San Giovanni

Foto: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione

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Particolare della raffigurazione della Madonna del Rosario nel polittico di Oddone Pascale conservato a Saluzzo, nella Chiesa di San Giovanni

Foto: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione

A Saluzzo è stato restaurato il Polittico della Madonna del Rosario di Oddone Pascale

Conservato nella Chiesa di San Giovanni, firmato e datato 1535, è stato integrato del «lato feriale» delle ante mobili, recentemente ritrovato

Vittorio Bertello

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A Saluzzo (Cn) il prossimo 18 ottobre, nel Palazzo dei Vescovi, alla presenza di monsignor Cristiano Bodo e della soprintendente Lisa Accurti, sarà presentato il restauro del polittico della Madonna del Rosario di Oddone Pascale, conservato nella Chiesa di San Giovanni, già sede dei Domenicani e luogo di sepoltura dei marchesi di Saluzzo.

Il retablo, datato 1535 e firmato, appariva originariamente come un polittico ad ante mobili, i cui laterali erano dipinti recto-verso. Quando, nei giorni di festa, era aperto, mostrava ai fedeli l’immagine principale con la Madonna del Rosario e i santi Domenico e Giovanni venerati dal marchese Francesco di Saluzzo e dalla sua corte. Tutt’intorno, all’interno della cornice, tuttora si dispongono i Misteri del Rosario. Sul «lato festivo» (a polittico aperto) sono rappresentate le Storie di Ester e di Giuditta, figure bibliche che prefigurano il ruolo della Vergine Maria. Al centro della predella è raffigurato l’assedio di Saluzzo del 1487 da parte delle truppe di Carlo I di Savoia. È una tra le più antiche raffigurazioni della città, ancora oggi perfettamente riconoscibile con la torre civica, il campanile di San Giovanni e le case lungo le mura.

La novità è stata il ritrovamento del «lato feriale» delle ante (a polittico chiuso), occultato dal 1668 quando tutti i dipinti vennero inseriti nell’altare barocco ancor oggi in chiesa: dopo più di trecento anni si può così tornare a rivedere nella sua originaria configurazione una tra le opere più interessanti e suggestive del Rinascimento saluzzese. Il lato feriale ha una gamma cromatica abbassata, con una prevalenza di figure a monocromo; nel nostro caso Oddone Pascale raffigura l’Annunciazione, un gruppo di Profeti e Dio Padre. L’intervento, compiuto da parte del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale sotto la sorveglianza di Massimiliano Caldera per la Soprintendenza e la collaborazione di Sonia Damiano per l’Ufficio beni culturali della Diocesi, ha permesso di ritrovare i colori originari del dipinto e nello stesso tempo ha recuperato integralmente le parti pittoriche ora riscoperte.

Il grande polittico sarà temporaneamente allestito nel Museo Diocesano, per celebrarne il restauro, finanziato integralmente dal Ministero della Cultura, rendendo così possibile a tutti la visione ravvicinata dell’opera, anche nelle sue parti finora nascoste, prima del rientro nella Chiesa di San Giovanni, dove attualmente sono in corso altri restauri finanziati con i fondi Pnrr.

Un primo calendario di aperture prevede le date del 25 e 26 ottobre (in concomitanza con la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo), il 30 ottobre (con una conferenza di presentazione su Oddone Pascale a cura della Soprintendenza e dell’Ufficio beni culturali diocesano), il 6 e il 13 novembre (con una conferenza sulle sculture della cappella marchionale di San Giovanni, a cura della Soprintendenza e dell'Ufficio beni culturali diocesano), il 3, l’8, l’11 e il 26 dicembre 2025, il 6 gennaio 2026, dalle 14.30 alle 18.30. L’apertura è gratuita, con l’assistenza dei Volontari per l’Arte.

Oddone Pascale (e non Pascale Oddone, come spesso si legge) era originario di Trinità, nel Monregalese, ma visse a Savigliano, dove ebbe bottega almeno dal 1524. Nel 1531 eseguì le parti pittoriche della grande pala intagliata e dipinta per l’altare maggiore dell’abbazia di Staffarda. Nel 1533 fu in Liguria, dove realizzò un complesso simile per la chiesa dei Domenicani di Finalborgo (Sv). Il polittico è oggi nella collegiata di San Biagio, mentre le ante sono divise tra una collezione privata genovese e il Museo del castello di Portofino. È datato 1535 il politico del Rosario per la chiesa di San Giovanni, mentre quello della Deposizione per la collegiata di Revello (Cn) è del 1542. In questi stessi anni risultava essere attivo per la Confraternita di Savigliano, dove ricoprì incarichi di prestigio. Intorno al 1545 eseguì un secondo polittico con la Trinità per la chiesa di Revello. Morì a Savigliano nel 1546.

Vittorio Bertello, 13 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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A Saluzzo è stato restaurato il Polittico della Madonna del Rosario di Oddone Pascale | Vittorio Bertello

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