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Redazione
Leggi i suoi articoliIeri 17 settembre in Francia, a Nizza, nel giardino di Villa Masséna è stato presentato il futuro Memoriale della Shoah di Nizza, con la posa della prima pietra. Inizialmente prevista per quest’anno, l’apertura di questa «antenna» del Memoriale di Parigi è ora scadenziata per la fine del 2026, all’interno dell’ex Centrale elettrica della città, situata in centro.
Il nuovo museo si articolerà su una superficie di 600 metri quadrati distribuiti su tre piani, con esposizioni, laboratori didattici per bambini e sale conferenze. Sebbene Nizza sia stata un luogo di rifugio prima dell’occupazione tedesca della Costa Azzurra e della deportazione di circa 3.700 ebrei, non vi è alcun luogo specifico legato a queste vicende, a differenza degli altri sei musei gestiti dal Memoriale (a Parigi, Drancy, Orléans, Pithiviers, Clermont-Ferrand e Le Chambon-sur-Lignon).
«Quando abbiamo firmato questa convenzione con il Memoriale della Shoah e il suo presidente Éric de Rothschild, ormai un anno fa, non immaginavamo che nel momento in cui avremmo posato oggi questa prima pietra, l’antisemitismo avrebbe registrato un tale picco e avrebbe fatto riemergere quell’odio che pensavamo sepolto per sempre», ha dichiarato il sindaco Christian Estrosi, che ha rievocato un’«estate di cristallo», in cui «dei rabbini, dei bambini, delle persone identificate come ebree hanno potuto essere presi di mira in condizioni spaventose»; da qui la «necessità più che mai» di un luogo commemorativo come questo.
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