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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliÈ stata affidata a Mario Turetta, ad interim, la guida della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. Dopo le dimissioni di Nicola Borrelli, il Ministero della Cultura ha scelto Turetta in attesa della nomina del nuovo direttore, prevista per l’autunno. Le dimissioni di Borrelli arrivano dopo il caso Kaufmann che così era stato commentato dal ministro Alessandro Giuli: «Il fatto che Francis Kaufmann, indagato per il terribile omicidio di una donna e di una bambina di 11 mesi (a Roma, lo scorso giugno a Villa Pamphili Ndr), tramite una società su cui sono in corso accertamenti, abbia beneficiato indirettamente di 863mila euro di tax credit (per il titolo “Stelle della notte” nel 2020), raddoppia lo sgomento e la rabbia di fronte a un sistema di finanziamenti al cinema che ha consentito in passato leggerezze e sprechi».
Mario Turetta, nato ad Alpignano (To) nel 1958, per cinque anni (2010-2015) è stato direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, dal 2015 al 2018 direttore del consorzio di valorizzazione culturale La Venaria Reale, dal febbraio 2018 direttore del Consorzio residenze reali sabaude, e nel marzo 2019, fino al 2020, è già stato a capo della Direzione Generale Cinema. Fino al 2023 al vertice della Direzione Generale educazione, ricerca e istituti culturali del Mibact, Turetta è stato nominato Segretario Generale del Ministero della Cultura nel luglio 2023. Con la riforma voluta dall’ex Ministro Gennaro Sangiuliano, la figura del Segretario Generale è stata cancellata e sostituita dal modello organizzativo dipartimentale, strutturato in quattro nuovi dipartimenti: Dipartimento per l’amministrazione generale (DiAG); Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio (DiT); Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale (DiVa); Dipartimento per le attività culturali (DiAC).
A Mario Turetta, nel luglio scorso, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Cultura, ha affidato la direzione del DiAC. Ora si aggiunge l’interim alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, il cui mandato istituzionale consiste nella promozione, sviluppo e diffusione del cinema italiano e dell’industria cinematografica nazionale perché, come recita la mission della stessa Direzione Generale, «il cinema è uno dei fondamenti dell’espressione culturale».
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