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Roberta Bosco
Leggi i suoi articoliSono trascorsi tre anni da quando il Consorzio a capo del Museu Nacional d’Art de Catalunya (Mnac), formato dalla Generalitat, dal Comune e dal Ministero della Cultura, approvava il piano strategico presentato dal direttore Pepe Serra per l’ampliamento del museo in vista del suo centenario nel 2029. Poi il Covid-19 e il silenzio, fino ai primi di giugno quando il Consorzio ha annunciato che a breve avrebbe lanciato il bando per dare inizio ai lavori. Il museo si estenderà in uno dei padiglioni della Fiera di Barcellona, situato alle falde della collina di Montjuïc proprio sotto l’edificio del Palau Nacional.
In questo modo avrà 2.500 metri quadrati in più per le collezioni d’arte moderna, la fotografia, i fumetti, l’architettura e le mostre temporanee. Per il momento non è stato reso noto il budget, anche se tre anni fa si era parlato di 2 milioni e mezzo di euro. L’inizio dell’ampliamento sembra essere stato facilitato dal nuovo piano urbanistico di Montjuïc, che aspira a diventare il grande polo museale della città, con il Mnac, il CaixaForum, la Fundació Mies Van der Rohe, la Fundació Joan Miró e i Musei Etnologico e delle Culture del Mondo, oltre ai teatri Nacional, Mercat de les Flors e Grec.
L’ampliamento sarà condotto da Pepe Serra, a cui si deve la redazione del piano strategico. Nominato direttore del Mnac nel 2012 attraverso un concorso pubblico, Serra è appena stato riconfermato per un ulteriore quinquennio. Nei primi 10 anni di mandato ha più che raddoppiato il numero dei visitatori e ha organizzato oltre 70 mostre, oltre a rinnovare l’allestimento delle collezioni permanenti, compresa quella dell’arte romanica particolarmente complessa per le grandi e inamovibili absidi realizzate tra il 1985 e il 1992 su progetto di Gae Aulenti.

Veduta del Museu Nacional d'Art de Catalunya. © B.Puig i P.Vivas
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