Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliNella Chiesa di San Filippo Neri, la più grande della città (69x37 metri), si possono ammirare le cromie originali dell’imponente pala d’altare («La Madonna in gloria con il Bambino tra i santi Giovanni Battista ed Eusebio e i beati Amedeo e Margherita di Savoia») dipinta a olio su tela da Carlo Maratta all’inizio del XVIII secolo.
Coordinato da Giovanni Milone, il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Crt con 23mila euro (che si aggiungono ai 40mila già stanziati nel 2014-15 per il restauro dei candelabri in stucco e della tela dell’«Immacolata Concezione»). I lavori hanno posto rimedio all’alterazione della pellicola pittorica causata da deposito di materiale organico e prolassi.
Oltre alle analisi multispettrali, l’opera è stata oggetto di una ricerca documentaria che ne ha ricostruito gli spostamenti da Roma a Torino, dov’è giunta per la macchina d’altare realizzata da Michelangelo Garove e Antonio Bertola per la chiesa realizzata da Guarino Guarini e ultimata da Filippo Juvarra nel 1735.
Particolare dell’imponente pala d’altare di Carlo Maratta per la Chiesa di San Filippo a Torino. Foto di Ernani Orcorte
Altri articoli dell'autore
Nella mostra «Manifesti d’artista», al Museo Nazionale del Cinema, la storia visiva del genere attraverso dieci rare locandine, dal muto al sonoro, realizzate da artisti come Vera D’Angara, Enrico Prampolini, Toddi, Filiberto Scarpelli, Aleksandr Rodčenko, Renato Guttuso ed Enrico Baj
In mostra fino ad aprile una delle corporate collection più iconiche del tardo Novecento: nata da una cena con Andy Wharol, conta centinaia di opere da Keith Haring a Louise Bourgeois, a Damien Hirst, è un archivio del contemporaneo e un ecosistema di valori
Nove grandi cantieri aperti da Webuild in Italia dimostrano come ingegneria e archeologia siano pratiche inseparabili. Le tecnologie e le competenze di ambito infrastruttrale rendono possibili nuove scoperte e indagini su larga scala altrimenti inaccessibili
Volti e luoghi della natura in un concorso fotografico che vuole preservare e tramandare il paesaggio e la memoria della città alpina della Val Comelico, nel cuore delle Dolomiti Unesco



