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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliFondata nel 529 a.C. da esuli greci, conquistata dai Romani nel 194 a.C., Pozzuoli deve il suo nome alle numerose sorgenti termali sulfuree che popolano una delle zone geologicamente più complesse d’Europa: i Campi Flegrei, il supervulcano attivo a ovest di Napoli. Si tratta nella fattispecie di una caldera vulcanica larga circa 15 km, formatasi a seguito di due grandi eruzioni 39mila e 15mila anni fa. È disseminata di crateri, solfatare, fumarole e laghi vulcanici che hanno fatto da cornice ad alcuni tra i più celebri e suggestivi miti greci e latini, basti dire che il Lago d’Averno, a pochi chilometri da Pozzuoli, era considerato dagli antichi Greci e Romani la vera porta dell’Ade. Pozzuoli, nel cuore dei Campi Flegrei, ha il suo nucleo più antico nel Rione Terra, un promontorio tufaceo abitato ininterrottamente fin dall’epoca romana, con strade, domus, botteghe, templi e un foro che oggi si trovano sotto il livello stradale a causa del bradisismo.

La Solfatara di Pozzuoli. © Luciano Romano

Il Rione Terra a Pozzuoli. © Luciano Romano
Qui dal 10 al 14 settembre si svolgerà la quinta edizione di «Panorama», la grande mostra diffusa e itinerante ideata dal consorzio di gallerie Italics, che da cinque anni porta la community dell’arte in alcuni dei luoghi più belli e meno battuti della penisola. Curata da Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz, è dedicata al tema della divinizzazione. E non poteva che essere così nella terra dove gli dèi dell’Olimpo hanno sconfitto i Giganti, imprigionandoli sotto la crosta infuocata, dove il dio Efesto aveva la sua fucina nella Solfatara e dove Dedalo, in fuga da Creta, costruì il tempio di Apollo, dimora della Sibilla Cumana e delle sue profezie, affacciata sul mar Tirreno di fronte alle isole di Ischia, di Vivara e di Procida, dove «Panorama» ha debuttato nel 2021. «A Pozzuoli si può parlare con gli dèi. Divinizzazione non è solo un tema, spiega Chiara Parisi, è una domanda che percorre tutta la storia di questo territorio: cosa succede quando l’umano si misura con il sacro, con il potere, con la morte? A partire dalla figura dell’imperatore divinizzato fino alle apparizioni popolari, il tema attraversa tanto la storia antica quanto l’immaginario contemporaneo. E oggi, nell’era del culto dell’immagine, chi divinizziamo? E perché?».

Larario nel Rione Terra a Pozzuoli. © Luciano Romano

La Darsena di Pozzuoli. © Luciano Romano
Il Rione Terra di Pozzuoli, uno dei luoghi più suggestivi dei Campi Flegrei, è completamente disabitato dagli anni ’70, quando a causa di una grave crisi vulcanica tutti i suoi 3mila abitanti furono evacuati per ragioni di sicurezza. Dopo decenni di abbandono il Rione Terra è stato oggetto di un profondo restauro archeologico e architettonico, con l’ambizione di trasformarlo in un grande polo culturale. Una cinquantina di gallerie porteranno i alcuni dei propri artisti e le loro opere, molte site specific, in un percorso che attraversa i secoli e la città, utilizzando chiese, gallerie sotterranee, terrazze panoramiche, vestigia e paesaggi vulcanici e, soprattutto, coinvolgendo l’intera comunità. Un ecosistema culturale che ha tra i suoi appuntamenti più attesi un enorme flea market d’artista (dove gli artisti esporranno e venderanno direttamente opere, oggetti creativi o materiali) e una mostra dedicata a San Gennaro, oltre a iniziative che coinvolgono scuole, associazioni e realtà locali impegnate nell’inclusione sociale. Ci saranno anche vari momenti di approfondimento, tra cui un dibattito dedicato ai vulcani, simbolo naturale e culturale del territorio flegreo. «Panorama» ha il patrocinio dell’Unesco, del Ministero della Cultura e del Comune di Pozzuoli, e con il sostegno della Regione Campania e di Scabec, il format, e si avvale della collaborazione con il Madre e con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
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