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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliÈ uno dei monumenti più noti della Roma antica ma, dal basso e a occhio nudo, è quasi impossibile ammirare nel dettaglio la maestria con la quale fu realizzato. La Colonna Traiana, difatti, con i suoi quasi 40 metri di altezza, e il suo fregio figurato dall’estensione di 296 metri quadrati, scolpiti nel marmo di Carrara, è una delle più alte (in tutti i sensi) vette della scultura classica.
Sul fusto della Colonna, innalzata nel 113 d.C. nel Foro di Traiano, 155 scene a bassorilievo narrano le due campagne daciche, vittoriosamente compiute dall’imperatore. Tra il 1981 e il 1988, il monumento fu restaurato dalla Soprintendenza archeologica di Roma, di concerto con l’Istituto Centrale del Restauro dell’allora Ministero per i Beni culturali e ambientali.
Terminato l’intervento di restauro, il Gabinetto fotografico nazionale dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (Iccd) intraprese un’assai impegnativa campagna fotografica, nel corso della quale l’intero fregio venne documentato. Gli scatti restarono inediti e ora un prezioso cofanetto edito da Gangemi, li rende finalmente visibili: vi sono contenute 32 tavole in-folio, in scala 1:10 che, grazie alla possibilità della loro giustapposizione, sia in orizzontale che in verticale, dispiegano l’intera superficie figurata della Colonna.
Nel montaggio delle immagini, le distorsioni ottiche causate della superficie curva sono state evitate grazie alla tecnologia digitale utilizzata dall’Iccd. Il cofanetto contiene anche un volume, curato da Cinzia Conti e Giangiacomo Martines, con saggi introdotti dai testi di Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo, e di Carlo Birrozzi, direttore dell’Iccd.
La Colonna Traiana. Atlante fotografico del fregio istoriato,
a cura di Cinzia Conti e Giangiacomo Martines, 112 pp., 32 tavv., it/ing., Gangemi Editore, Roma 2022, € 100

Una scena a bassorilievo dalla Colonna Traiana
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