Image

Il Museo Archeologico Nazionale di Campli era chiuso dal sisma di agosto 2016

Image

Il Museo Archeologico Nazionale di Campli era chiuso dal sisma di agosto 2016

Teramo, riaperto il Museo di Campli

Dopo il sisma di agosto 2016 era inagibile

Stefano Miliani

Leggi i suoi articoli

Chiuso dal terremoto del 24 agosto 2016, ha riaperto il Museo Archeologico Nazionale nel borgo di Campli, nel teramano. Conserva reperti di gran fascino provenienti perlopiù dalle 621 sepolture dal X al II secolo a.C. scoperte nella vicina necropoli di Campovalano per la quale più associazioni temono ripercussioni a causa di una cava progettata nei paraggi.

Allestito nell’ex convento francescano di fine Trecento, dopo il sisma sembrava del tutto inagibile. «I danni si sono rivelati più blandi di quanto non apparissero», ricorda Lucia Arbace, direttrice del Polo Museale dell’Abruzzo. E spiega: «Il problema principale era il campanile che grava su un’ala del monastero e ha avuto i danni più forti: è stato messo in sicurezza, per cui non ci sono rischi».

Il Comune ha fatto i lavori all’edificio che è di sua proprietà. «Noi abbiamo anche sistemato tutte le vetrine, restaurato pezzi danneggiati e finalmente si vede il nuovo impianto di illuminazione con lampade a led installato proprio prima del terremoto, rammenta la Arbace. In più abbiamo firmato una convenzione con Paolo Coen, docente di Storia e teoria del museo al Dams dell’Università di Teramo affinché prepari con gli studenti un piano di comunicazione e una presentazione della raccolta ai visitatori secondo una didattica più aggiornata».

Poiché i lavori da fare non finiscono mai, il museo è inserito tra le proposte del Polo da finanziare tramite l’ArtBonus.
 

Il Museo Archeologico Nazionale di Campli era chiuso dal sisma di agosto 2016

Stefano Miliani, 31 gennaio 2018 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro è in corso la riqualificazione del sito umbro, che comprende la necropoli del Palazzone, un Antiquarium, un laboratorio di restauro e uffici

La casa automobilistica ha finanziato con 300mila euro l’intervento sull’affresco della «Madonna in trono con Bambino, quattro angeli e san Francesco» nella Chiesa Inferiore: «Non sarà più necessario restaurarlo per cent’anni»

Gli interventi, ad opera degli allievi della Scuola di alta formazione dell’Icr, vengono realizzati nel Laboratorio di materiali lapidei a Matera. E su questa opera è uscito anche un libro

I lavori, iniziati a settembre 2022, costeranno 15 milioni di euro e dovrebbero concludersi nel 2025

Teramo, riaperto il Museo di Campli | Stefano Miliani

Teramo, riaperto il Museo di Campli | Stefano Miliani