Michela Moro
Leggi i suoi articoliDopo un’esposizione al pubblico di qualche giorno, il 24 e 25 maggio la partecipazione all’asta di Arte moderna e contemporanea di Il Ponte Casa d’Aste avverrà solo tramite offerte scritte, telefoniche o online.
Due giorni per 409 lotti: la vendita inizia con Mario Sironi e si conclude il giorno seguente con Mimmo Rotella, in mezzo un excursus completo attraverso l’arte italiana e internazionale del XX secolo.
La prima tornata raccoglie 116 lotti con le opere più rilevanti, dalle stime sempre invoglianti e competitive, che a volte arrivano poi a toccare i record per gli artisti offerti.
Percorrendo la storia dell’arte si inizia con il Novecento italiano: da una rara opera su carta di Adolfo Wildt, «Ladro d’anime», proveniente dalla collezione Giovanni Scheiwiller, offerta per 12-15mila euro, e un olio futurista di Enrico Prampolini, «Sottobosco» (1923) proposto a 30-50mila euro, si arriva a Massimo Campigli con «Attesa» del 1956 (30-35mila euro), e a Cagnaccio di San Pietro con «Leggendo» del 1926, stimato 10-15mila euro.
Nel gruppo Forma 1 si trovano tra gli altri Giuseppe Capogrossi, Giulio Turcato (l'olio su tela «Composizione» del 1955-56, stimato 20-30mila euro), due opere di Piero Dorazio tra cui l’olio del 1973 «A meno II» è valutato 25-30mila euro, quindi sono offerti due lavori di Carla Accardi («Movenze rosse» del 2007 proposto a 10-12mila euro). Si prosegue con Emilio Scanavino, Ennio Morlotti e Tancredi con un’opera del 1959 offerta a 40-60mila euro. Ponendo l’attenzione sulla sperimentazione internazionale troviamo Hans Hartung, Georges Mathieu con «Memoire superposée» (1990), stimato 60-80mila euro, quindi un lavoro «Senza Titolo» di Mark Tobey del 1953 con stima 100-120mila euro.
Non mancano gli arazzi di Alighiero Boetti: «Languidi sguardi assassini» del 1989 ca è stimato 35-40mila euro e due ricami «Per nuovi desideri» del 1977, sono stimati ciascuno 20-25mila euro. Il «Libro cancellato» di Emilio Isgrò del 1970, proveniente dalla collezione di Gae Aulenti, è valutato 15-20mila euro.
Il grande olio di Mario Schifano «Un pittore che si affaccia» del 1979 è valutato 20-30mila euro, Mimmo Rotella con «L'automobile italiana» del 1965, 25-30mila euro e ancora Michelangelo Pistoletto, Gianfranco Baruchello con «Gli anonimi compagni interstiziali» del 1965 (10-15mila euro) e un classico, «Love» (1966) di Robert Indiana, in asta per 5-7mila euro.
Il catalogo include una serie di artisti internazionali come Man Ray, Joan Mirò, Wilfredo Lam, Fernando Botero e Pablo Picasso e le sculture di Igor Mitoraj, Andrea Cascella, Niki de Saint Phalle e Arnaldo Pomodoro.
Tra le sculture figurano i top lot dell'asta: il bronzo «Concetto Spaziale, Natura» (1959-60) di Lucio Fontana, che fu esposto al Castello di Rivoli nel 1987 e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1998, è valutato 500-700mila euro; la terracotta «Crocifissione» del 1954 ha una valutazione di 100-150mila euro.
Fausto Melotti è presente con due opere: «Ombre vaganti» è una scultura in ottone del 1975 esposta in musei internazionali in Europa e oltreoceano e valutata 80-100mila euro, mentre «Arte del contrappunto plastico n. 1» (1969), che vanta esposizioni in tutto il mondo e una notevole bibliografia, ha una stima di 100-150mila euro.
Articoli precedenti
«Per diventare una grande città dovremmo includere i 131 Comuni dell’hinterland e raddoppiare gli abitanti. La pandemia è stata un’occasione mancata, non abbiamo compreso che la qualità dell’aria è centrale. Bene le nostre istituzioni culturali, ma dovremmo parlarci di più. E ci manca ancora un museo di arte contemporanea»
L’aspetto più ingegneristico di Da Vinci affianca una selezione di dipinti digitalizzati nel Leonardo3 Museum
Reportage in aggiornamento dagli stand milanesi di Allianz MiCo
Al Kmska di Anversa una grande mostra personale di un «vero artista fiammingo» a quarant’anni dalla morte: le sue opere «dialogano» con Jean Fouquet, Van Eyck, Rubens, Tuymans...