Image

Un render del futuro museo della Fondazione Luigi Rovati, riallestito da Mario Cucinella

Image

Un render del futuro museo della Fondazione Luigi Rovati, riallestito da Mario Cucinella

Quasi pronto il museo della Fondazione Luigi Rovati

Nella sede del futuro spazio espositivo, si è svolto il primo di una serie di incontri dedicato al rapporto tra archeologia e città

Laura Giuliani

Leggi i suoi articoli

La relazione tra archeologia e città, quest’ultima in continua trasformazione, il futuro delle vestigia del passato e il museo inteso come luogo di conoscenza per tutti e con linguaggi in linea con i tempi: di tutto ciò e di molto altro si è discusso nel corso della tavola rotonda «Archeologia in città. Funzioni, strumenti e progetti», svoltasi il 14 marzo scorso nella sede del futuro Museo d’arte della Fondazione Luigi Rovati, di prossima apertura a Milano nello storico palazzo di corso Venezia 52, proprio di fronte al Civico Planetario «Ulrico Hoepli».

Si è trattato del primo di una serie di incontri organizzati dalla Fondazione, centro di ricerca scientifica e luogo di condivisione del sapere e della conoscenza, creata nel 2016 grazie alla passione e visione dei suoi fondatori, Lucio Rovati e la moglie Giovanna Forlanelli, rispettivamente presidente e vicepresidente, entrambi medici e collezionisti d’arte.

All’incontro, moderato da Salvatore Settis, hanno preso parte studiosi e accademici italiani e stranieri, tra cui Maria Luisa Catoni della Scuola Alti Studi Lucca, Maurizio Forte della Duke University (Usa), Jas Elsner del Corpus Christi College di Oxford, Christian Greco direttore della Fondazione Museo Egizio di Torino e Stéphane Verger del Museo Nazionale Romano insieme ad altri, ognuno dei quali, forte della propria esperienza, ha presentato modalità e approcci differenti al mondo dell’archeologia, dalle indagini preliminari di uno scavo all’analisi dei dati, al concetto di museo che va ripensato e rimodulato a seconda dell’utenza.

Il Museo d’arte, tassello delle numerose attività della Fondazione, è quasi pronto, restano da trasferire le opere nelle vetrine già presenti nelle sale. Il palazzo, edificato alla fine dell’800, è stato oggetto di un importante progetto di riqualificazione e riallestimento da parte dello studio Mario Cucinella Architects, ospiterà la preziosa collezione di manufatti etruschi recuperati dai coniugi Rovati sul mercato antiquario e nel contempo accoglierà anche opere di arte moderna e contemporanea in dialogo tra passato e presente.

Un render del futuro museo della Fondazione Luigi Rovati, riallestito da Mario Cucinella

Laura Giuliani, 26 aprile 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Dal sito di Industria al viaggio nel cuore romano e cristiano della città sabauda, una mostra e un nuovo percorso di archeologia urbana

Al Ccr-Centro Conservazione e Restauro «La Venaria Reale» anche il nipote dI Khaled al-Asaad, il difensore di Palmira

La casa editrice Johan & Levi ha tradotto lo storico volume di Larissa Bonfante «Etruscan Dress»

A cento anni dalla nascita di Giorgio Gullini la scuola archeologica torinese festeggia sessant’anni di ricerche con gli scavi (ora ripresi) a Seleucia in Iraq e il riallestimento del Museo di Baghdad

Quasi pronto il museo della Fondazione Luigi Rovati | Laura Giuliani

Quasi pronto il museo della Fondazione Luigi Rovati | Laura Giuliani