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Laura Giuliani
Leggi i suoi articoliA quarant’anni dal Progetto Etruschi che nel 1985 presentò le testimonianze e la ricchezza della civiltà etrusca, il fascino di questo popolo dell’Italia antica sembra non essersi esaurito a giudicare dall’interesse ancora molto vivo sul tema. Sulla scia di quel fortunato progetto che diede il via a un nuovo modo di comunicare l’archeologia, l’ambiente accademico ha rivisto il suo approccio con il grande pubblico mostrando una maggiore apertura e capacità di condivisione delle conoscenze con la comunità.
È quanto accade ogni anno a dicembre con il Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l’Archeologia dell’Etruria nella suggestiva Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo a Orvieto. «Scavi d’Etruria. Santuari e luoghi sacri» è il tema di questa trentesima edizione (12-13 dicembre), che chiama a raccolta specialisti ed etruscologi, italiani e stranieri, su invito di Giuseppe M. Della Fina, vicepresidente della Fondazione per il Museo «Claudio Faina» e curatore del convegno e degli atti. A organizzare l’evento è la Fondazione Faina fin da quando era presidente lo storico e studioso di antichità Giovanni Pugliese Carratelli, cui va riconosciuta l’ideazione del convegno. Due giornate durante le quali saranno presentate le più recenti ricerche sul terreno tradotte in nuovi dati per una ricomposizione aggiornata degli studi sui santuari e luoghi sacri dell’Etruria.
Alta è l’attenzione per le ultime novità dallo scavo del Santuario termale di San Casciano dei Bagni (Siena), balzato agli onori della cronaca nel novembre 2022 per il rinvenimento dello straordinario deposito votivo etrusco-romano attualmente in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia: a illustrare i risultati della campagna 2025 Jacopo Tabolli (Università per Stranieri di Siena), coordinatore scientifico dello scavo, con Emanuele Mariotti (Comune di San Casciano) e Ada Salvi (Soprintendenza ABAP di Siena, Grosseto e Arezzo). Nella prima giornata, dopo i tradizionali saluti istituzionali e la presentazione degli atti 2024 da parte di Giuseppe Sassatelli (Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici), i lavori non potranno che partire da Orvieto e quindi dall’area di Campo della Fiera, sede del Fanum Voltumnae, la lega federale degli Etruschi. Simonetta Stopponi (già Università degli Studi di Perugia) illustrerà le recenti novità delle ricerche ai piedi della rupe orvietana, mentre Danilo Leone (Università degli Studi di Foggia) darà conto della romanizzazione del sito. Tra gli interventi in programma si segnalano i contributi di Laura M. Michetti (Sapienza Università di Roma) e Luana Toniolo (Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia) sul Santuario di Portonaccio a Veio, di Giovanna Bagnasco Gianni (Università degli Studi di Milano) sulla topografia del Pianoro della Civita di Tarquinia, di Mariachiara Franceschini (Albert-Ludwigs-Universität Freiburg) e Paul P. Pasieka (Johannes Gutenberg-Universität Mainz) con i risultati di scavo a Vulci, dal quartiere sacro monumentale urbano e dal nuovo tempio arcaico. Nella giornata di sabato sarà Alfonsina Russo a introdurre, tra le altre, le relazioni sui luoghi di culto a Roselle, sul santuario di Pozzarello di Bolsena, fino alle ricerche nel territorio intorno a Perugia e alle pratiche cultuali nel santuario urbano di Marzabotto. Nel pomeriggio sarà poi la volta dei santuari di Capua e della documentazione epigrafica del Fondo Iozzino a Pompei, quest’ultima con i contributi di Massimo Osanna (Direzione generale Musei) e Carmine Pellegrino (Università degli Studi di Salerno) a chiusura del convegno. Tra le presenze straniere, in ordine di programma, Christoph Reusser dell’Università di Zurigo, Ulf R. Hansson dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, Ortwin Dally del Deutsches Archäologisches Institut e Christian Mazet del Dipartimento Greece and Rome del British Museum che getterà nuova luce sulla provenienza dei bronzi votivi etruschi della collezione britannica (programma completo del convegno sul sito internet).
Scavo al Fanum Voltumnae, saggio Y a ridosso degli edifici E e F. Courtesy of Associazione Campo della Fiera
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