Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliDa luglio quattro ponti della capitale inglese (London, Cannon Street, Southwark e Millennium) saranno i primi protagonisti del più ambizioso progetto di arte pubblica mai finora concepito: Illuminated River, di cui si prevede il completamento nel 2022. Nel 2017 il sindaco Sadiq Khan aveva laureato il lighting designer statunitense Leo Villareal e il team di architetti londinesi Lifschutz Davidson Sandilands vincitori del concorso internazionale, bandito nel 2016, teso a donare per almeno 10 anni una nuova illuminazione a 15 ponti lungo il Tamigi, da Albert Bridge nella West London a Tower Bridge nella City, allo scopo di esaltare la percezione notturna del fiume celebrandone gli storici legami con la città.
«Illuminated River propone arte pubblica, ha dichiarato Sadiq Khan, energeticamente sostenibile e fruibile a tutti là dove prima c’erano una risorsa e un patrimonio sprecati e inutilizzati». Il progetto è infatti pensato come catalizzatore in grado di rileggere il paesaggio del fiume, molto vivace di giorno ma finora buio e inutilizzato di notte, ridefinendo i ponti come spazi pubblici destinati all’intera collettività, in grado di migliorare e rilanciare anche le aree limitrofe.
Villareal utilizza i più sofisticati sistemi Led per esaltare da un lato le caratteristiche simboliche e monumentali di ciascun ponte, dall’altro la continuità del fiume come sistema vivente che diventa grazie a questo spettacolare progetto un’unica opera d’arte gratuita e accessibile, oltre che una nuova e fondamentale attrazione turistica.
Condizione necessaria per il completamento sarà la certezza dei finanziamenti, dato che la Illuminated River Foundation opera con fondi charity i cui maggiori promotori sono Arcadia Fund, la City of London Corporation e le fondazioni Rothschild e Blavatnik. Il costo del progetto per ognuno dei 15 ponti è di 3 milioni di sterline.
Il Southwark Bridge di Londra illuminato. © Illuminated River, Leo Villareal Studio, 2018
Altri articoli dell'autore
Al Sainsbury Centre la mostra conclusiva del progetto « Possiamo smettere di ucciderci a vicenda?» con opere di Mona Hatoum, William Kentridge, Hew Locke, Zoran Mušič, Peter Oloya, Kimberly Fulton Orozco e Indrė Šerpytytė
Nata nell’ambito del Queer Culture Year, la mostra spazia in oltre un millennio attraverso piatti egiziani dell’XI secolo, sete safavidi del Seicento e installazioni contemporanee
Si è spento lo scorso 20 novembre l’architetto che, sin dal 1975, aiutò a svelare i molti segreti che lo stesso autore della struttura che svetta sopra la fiorentina Santa Maria del Fiore non spiegò mai
L’esposizione delle due tavole del Musée Jacquemart André di Parigi nel Palazzo Blu di Pisa consente un ideale ritorno dell’artista in città, dopo i lavori che lo impegnarono nella Cattedrale



