Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoli
La giornalista, saggista e docente Adriana Polveroni è la nuova direttrice di ArtVerona. Succede ad Andrea Bruciati, nominato direttore di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli. Il suo debutto in fiera risale al 2014 con il programma ArtVeronaTalk, incentrato su collezionismo e rapporto tra arte e impresa.
Già direttrice di «Exibart», è insegnante di Museologia del Contemporaneo all’Accademia di Brera e Metodologie e di Pratiche della Comunicazione all’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha dato prova di conoscere il mercato dell’arte contemporanea come docente del master Contemporary Art Markets della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e come autrice di Il piacere dell’arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo (Johan & Levi, 2012) e Lo sboom. Il decennio dell’arte pazza tra bolla finanziaria e flop concettuale (Silvana Editoriale, 2009).
Per la XIII edizione, che si svolgerà a Veronafiere dal 13 al 16 ottobre, ha già le idee chiare: «Il sottotitolo “Viaggio in Italia#BacktoItaly” sottolinea la vocazione italiana della fiera, che è anche un punto di incontro per le realtà straniere presenti nel nostro Paese, interessate ai nostri artisti, spiega la neodirettrice. Occorre incentivare la partecipazione delle gallerie più giovani e di qualità. La sezione “Independents”, riservata ai collettivi curatoriali, sarà estesa agli artisti. Cambieranno alcuni format espositivi, riserveremo attenzione alla fotografia e coinvolgeremo collezioni private». E tanto per cominciare lo scorso aprile durante Vinitalty, ArtVerona ha battezzato il Consorzio Collezionisti delle Pianure, composto da trenta membri (perlopiù imprenditori del nord est), e finalizzato a incentivare investimenti culturali d’impresa con la prospettiva futura di mettere in condivisione le opere per renderle disponibili a studiosi e curatori.
Altri articoli dell'autore
La Power Station of Art di Shanghai amplia la propria identità con Espace Gabrielle Chanel, un nuovo spazio pubblico di 1.700 metri quadrati progettato da Kazunari Sakamoto e sostenuto dal Chanel Culture Fund
MetodoContemporaneo ha presentato la prima ricerca nazionale che mappa le cantine italiane impegnate nel dialogo tra arte contemporanea e paesaggio vitivinicolo, che trasforma territori, comunità e modelli di sviluppo, segnando un passaggio dalla semplice ospitalità culturale a una vera responsabilità verso il paesaggio
Una nuova linea di skiwear tecnico integra nella progettazione di materiali performativi altamente tecnologici i procedimenti visivi dell’artista
Una mostra, un libro, un podcast e dieci nuove creazioni per suggellare una forma di diplomazia culturale applicata al lusso



